Lo scarrellare dei trolley per i corridoi di Montecitorio annuncia l'inizio delle Feste Natalizie per i deputati. Il rompete le righe arriva al termine delle votazioni che hanno licenziato la Legge di Bilancio. Forse l'ultimo provvedimento 'di peso' del governo Gentiloni se, come appare probabile, lo Ius Soli sarà tema della prossima legislatura.
Un doppio rompete le righe, dunque, in cui l'euforia per le feste imminenti si mescola alle preoccupazioni per la prossima tornata elettorale. La sfida nei collegi non garantisce nessuno, pochi sono quelli sicuri di tornare a sedere in Parlamento.
Si levano in alto i calici alla buvette, il caffè del Palazzo dove ci si riunisce per prendersi una pausa dalle schermaglie politiche, lontani da taccuini e registratori, e anche chi negli ultimi mesi ha sancito spaccature e scissioni può scambiarsi sfottò sulla squadra del cuore, calcisticamente parlando.
In Transatlantico ci si scattano selfie - anche se è vietato scattare fotografie nel palazzo, almeno sulla carta - ci si abbraccia e bacia mentre ci si augura buon Natale e "buona fine, buon inizio", alludendo più alla legislatura che non all'anno che si sta chiudendo.
Clima da rompete le righe, dunque, tanto che anche sulla manovra in discussione non si registrano particolari scintille. Brindisi ai gruppi e commiati ai dipendenti dei partiti. Brunetta nel suo discorso ha annunciato, riferiscono i presenti, di volersi candidare al Senato.
Il Pd fa il bilancio di cinque anni difficili
Anche il Pd ha riunito i senatori prima di dare nel pomeriggio l'ok definitivo alla legge di bilancio. È stata una legislatura difficile, il Pd è stato il perno di tre governi, la rivendicazione fatta dal capogruppo Zanda. Ma alla vigilia di una campagna elettorale che si annuncia tumultuosa c'è chi come Monaco annuncia proprio sul gong di abbandonare il partito mentre, al Senato, Scavone e Compagnone potrebbero fare l'annuncio di lasciare Ala.
Rivendica la bontà del lavoro fatto, invece, il capogruppo dem Ettore Rosato che in un sms ai deputati scrive: "Buon Natale e buon 2018! A te e ai tuoi cari. Un grazie per tutto, per il sostegno e l'aiuto di questi anni, per il lavoro fatto insieme. E abbiamo fatto tanto. Possiamo esserne orgogliosi. Un abbraccio".
L'ultimo voto dell'anno
Da presidente di turno dell'Aula di Montecitorio, Roberto Giachetti annuncia che "questo l'ultimo voto" sarà quello con cui i deputati accoglieranno le dimissioni del deputato ex Ap Filippo Piccone a cui è subentrato Massimo Verrecchia.
Prima della votazione a scrutinio segreto Giachetti rivolge un saluto all'emiciclo: "Visto che questo è l'ultimo voto di quest'anno, e probabilmente uno degli ultimi voti di questa legislatura, di fare gli auguri a tutto il personale della Camera, agli assistenti, ai tecnici. Faccio gli auguri, anche a nome degli altri vicepresidenti, davvero a tutti coloro che in questi cinque anni ci hanno permesso di lavorare intensamente e che hanno avuto anche la pazienza di averci supportato in tutte le nostre cose, supportato e sopportato nella conduzione di quest'aula".