La proposta di legalizzare la coltivazione, lavorazione e vendita della cannabis e dei suoi derivati "non passerà mai". A dare l'altolà al senatore Matteo Mantero, che pochi giorni fa ha presentato la proposta di legge, è il vice presidente del Consiglio e ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
La ragione, a sentire Salvini, sembra essere formale: "non è nel contratto di governo". I leghisti, d'altra parte, non potrebbero avallare in alcun modo un progetto di legge che preveda la liberalizzazione della cannabis: "Facciano un governo con qualcun altro", taglia corto il ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio.
"Una maggioranza c'è"
Il testo del ddl Mantero prende le mosse dalla proposta di legge presentata nella scorsa legislatura dall'intergruppo capitanato da Benedetto Della Vedova, oggi in +Europa. Ed è il deputato di +Europa, Riccardo Magi, ad avvertire i leghisti: contratto o meno, una maggioranza su questo tema in Parlamento già c'è.
"Si consenta al Parlamento di discuterne, a partire dalla proposta di legge popolare sottoscritta da 67 mila cittadini, che giace dal 2016 nel cassetto del presidente Fico", è la richiesta di Magi: "Se si avviasse l'esame senza 'vincolo di mandato' emergerebbe una maggioranza di deputati e senatori favorevoli alla legalizzazione della cannabis, si tratta di non continuare a evitare la discussione come è stato fatto finora in spregio alla Costituzione e alla volontà dei cittadini".
Stessa richiesta arriva dall'associazione Luca Coscioni che, con Marco Perduca, scommette sul fatto che anche "molti sostenitori, ed eletti, della Lega sono privatamente a favore, in politica occorre assumersi delle responsabilità, niente di meglio che discuterne liberamente e apertamente nelle sedi opportune".
Nel dibattito spicca, tuttavia, il silenzio del Movimento 5 Stelle, di fronte al quale il Pd, per voce della deputata Giuditta Pini, chiede: "Ma qual è la posizione dei 5 Stelle? Sarà interessante vedere se il M5s difenderà compatto la legge o piegherà la testa per tenere salda l'alleanza con la Lega per tenersi le poltrone".