"Le proposte sulla legalizzazione dell'uso della cannabis non sono concordate. Si tratta infatti di un tema che non è nel contratto del governo e che non è nell'agenda della Lega. Ci sorprende quindi che vengano presentati disegni di legge che sembrano più provocazioni che altro". Lo afferma il ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana.
Il riferimento di Fontanta è la proposta di legge del senatore del Movimento 5 stelle Matteo Mantero, vicino all'ala "ortodossa" di Roberto Fico, che prevede la legalizzazione della cannabis e ha annunciato che, data la contrarietà dell'alleato di governo leghista, cercherà voti in Parlamento perché venga approvato.
Cosa prevede il testo
"Partendo, come base, dal lavoro fatto nella scorsa legislatura dall'intergruppo parlamentare, ho depositato in Senato un disegno di legge in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati", spiega Mantero, "in sostanza, quello che prevede il disegno di legge e che spero faccia partire un serio dibattito parlamentare è volto a:
- consentire, a determinate condizioni, la coltivazione della cannabis, in forma individuale (fino a 3 piante) o associata (fino a 30 persone e dopo comunicazione alla Prefettura)
- prevedere la liceità della detenzione di cannabis entro determinate quantità (15 grammi in casa e 5 grammi fuori), oltre a correggere la legge sulle infiorescenze, che ora vengono vendute nei cosiddetti "shop di cannabis light" per uso tecnico, prevedendone la possibilità di essere vendute per uso alimentare o erboristico (saranno soggette a tutti quei controlli dovuti e legati a quel tipo di attività) e innalzando la percentuale di thc che possono contenere fino all'1%
- disciplinare le condotte illecite prevedendo una differenziazione di pena in relazione alla tipologia delle sostanze (droghe pesanti, droghe leggere).