Sapere tutto sui candidati. Non solo il nome e il cognome da apporre sulla scheda il 4 marzo, ma il loro curriculum, lo status giudiziario e persino la dichiarazione dei redditi. L'idea è del movimento Riparte il Futuro che ha lanciato la campagna #CandidatiTrasparenti cui hanno già aderito oltre 150 i candidati alle elezioni politiche. Intanto la petizione che chiede trasparenza a tutti i futuri parlamentari, promossa grazie ad un video dal collettivo di autori e videomaker de 'Il Terzo Segreto di Satira', ha superato le 25.000 firme.
Sulla piattaforma www.riparteilfuturo.it/candidati-trasparenti, i/le candidati/e appartenenti a tutte le forze politiche stanno fornendo dati e informazioni che Riparte il futuro ritiene indici fondamentali di trasparenza per chi si candida a rappresentare i cittadini in Parlamento. In particolare viene chiesto a ogni candidato/a di rendere pubblici:
- curriculum vitae
- status giudiziario
- autodichiarazione su potenziali conflitti d’interessi
- situazione patrimoniale e reddituale
- dichiarazione sulle fonti di finanziamento della campagna elettorale
Inoltre - affinché l’adesione alla campagna “Candidati Trasparenti” venga perfezionata -i candidati devono sottoscrivere l’impegno a sostenere in Parlamento, qualora vengano eletti, entro 100 giorni dalla formazione del governo, una legge sulla trasparenza delle candidature.
I leader che hanno già aderito:
- Luigi Di Maio (M5S),
- Pietro Grasso (LeU),
- Giorgia Meloni (FdI)
- Laura Boldrini (LeU),
- Vito Crimi (M5S),
- Tommaso Nannicini (PD),
- Deborah Serracchiani (PD).
Tra le liste nazionali si distingue per numero di aderenti il Movimento 5 Stelle, seguito da Liberi e Uguali e dal Partito democratico. Si distinguono per numero di candidati aderenti la Lombardia, l’Emilia Romagna e la Liguria mentre in fondo alla classifica troviamo Abruzzo, Molise e Basilicata senza alcuna adesione.
“Gli aspiranti parlamentari hanno aderito con una certa lentezza alla campagna #CandidatiTrasparenti, ma in queste ultime ore i numeri stanno crescendo molto, complice anche l’adesione di big come Di Maio, Grasso, Boldrini e Serracchiani" dice Federico Anghelé di Riparte il futuro "Pesa una campagna elettorale in cui i temi della trasparenza e della lotta alla corruzione sono stati trattati marginalmente dai media e dalle forze politiche, come se il Paese non avesse ancora bisogno di anticorpi per vaccinarsi contro il virus della corruzione, che costa all’Italia cifre altissime in termini di mancati investimenti, di costi dei servizi, di qualità e costo delle infrastrutture, di disoccupazione, di fiducia nei confronti delle istituzioni. C’è ancora una settimana per aderire: siamo fiduciosi che le decine di migliaia di cittadini che stanno firmando la nostra petizione per avere candidature trasparenti faranno risvegliare i politici dal torpore”.