Pronti via. La legislatura è appena iniziata e già è tutto un fiorire di iniziative: leggi per gli animali nei circhi, leggi per il pomodoro, leggi per modificare la Costituzione, leggi per i cortei in costume. Molte sono iniziative del tutto programmatiche e legate alla linea politica presentata dai singoli partiti nella campagna elettorale, altre hanno l’aspetto delle classiche leggine pronte a pesare al momento giusto, in una commissione magari in sede deliberante.
Le ha raccolte, analizzate, elencate e sistematizzate l’edizione cartacea del Messaggero, scoprendo peraltro che la buona volontà, a queste Camere, non fa certo difetto. Nella legislatura finita con le elezioni del 4 marzo – durata un filo meno dei cinque anni canonici – i disegni di legge di iniziativa parlamentare erano stati circa 7.400. Oggi, con Montecitorio e Palazzo Madama aperti da pochissimi giorni (una decina a cui togliere le festività pasquali, le domeniche, i giorni impegnati in altre attività istituzionali come l’elezione dei presidenti delle assemblee, e scusate se è poco) siamo già a quota 436. Di questo passo, prima dell’estate si sarà abbattuto il muro delle 1.500, se non delle duemila; alla fine dell’anno si marcerà oltre le cinquemila e, se la legislatura dovesse reggere fino in fondo, si arriverebbe a 25.000 e passa disegni di legge. Un parlamento che non dorme mai.
Quanto agli argomenti, molte iniziative sono volte a recuperare il lavoro lasciato a metà dalla fine della legislatura precedente, e deve essere ricominciato da capo. Ecco allora che Leu, per mano di Laura Boldrini, rilancia un provvedimento sullo Ius Soli. In contemporanea Piero Grasso chiede che venga istituita anche da queste Camere la Commissione d’inchiesta antimafia. Con la stessa coerenza Giorgia Meloni propone – e vorrebbe il Parlamento disponesse – la modifica delle regole per l’elezione del Presidente della Repubblica. Tutte materie pesanti e coerenti con il dibattito politico preelettorale. Coerenza anche da Maria Vittoria Brambilla, già avanti nella battaglia per i diritti degli animali nel chiedere il divieto per il loro utilizzo nei circhi e negli spettacoli popolari come nei mezzi a trazione (leggi carrozzelle). Ma non solo: tutela per loro anche nel corso delle eventuali separazioni matrimoniali dei loro padroni, perché se la coppia scoppia non deve rimetterci il cane.
Ma anche il pomodoro San Marzano ha i suoi diritti, e il deputato di Forza Italia Paolo Russo chiede a riguardo il rafforzamento delle garanzie della Dop.
Per amor di statistica: i più prolifici in assoluto sono quelli del centrodestra (trecento proposte circa) seguiti dal Pd (un centinaio) e dai grillini (sessanta o giù di lì). Ma nel rapporto rappresentanza istituzionale-capacità d’iniziativa a vincere sono i parlamentari delle minoranze linguistiche, che tra Camera e Senato sono poche decine ma hanno già proposto 62 iniziative. Di questo passo, alla fine dell’anno saranno in caso di mantenimento del ritmo di produttività almeno 250. Ma una regola che va ben oltre le mura dei palazzi, ed investe tutte le sfere dell’agire umano, è quella della stanchezza: si inizia con l’entusiasmo, poi ci si accorgere che reggere il passo è dura. E subentra la stanchezza.