Non sarà Carlo Calenda a pilotare un Pd in caduta libera verso l'alleanza con i 5 stelle. Lo scenario di un'intesa era emerso già poche ore dopo la chiusura dei seggi, quando gli exit poll parlavano di una vittoria incontestabile di M5s e di una rivoluzione nella leadership nel centrodestra.
E se la formazione di un governo Pd-M5s era passata dall'inverosimiglianza pre-elettorale (quando il tema del dibattito politico era un'intesa tra M5s e Lega) all'uovo di Colombo per tenere Salvini fuori da Palazzo Chigi, l'ingresso di Carlo Calenda nel Pd, ha ribaltato ancora la situazione.
L'uomo che a molti era sembrato il negoziatore in grado riaprire quella porta chiusa da Matteo Renzi in faccia ai grillini ha invece dato altre due mandate alla serratura con una decisa serie di 'niet' su Twitter, social sul quale è particolarmente attivo.
Se il PD si allea con il M5S il mio sarà il tesseramento più breve della storia dei partiti politici. https://t.co/JKAloycTFB
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 7 marzo 2018
E se da una parte annuncia che non sarà lui a togliere a Renzi la segreteria...
Presa di coscienza sul futuro del PD non resa dei conti su passato. Ho sempre parlato chiaro con Renzi ma mi rifiuto di partecipare ora alla rimozione collettiva di un percorso che ha avuto anche tantissimi elementi positivi. Se cercano anti-Renzi non sono io. https://t.co/M3z8R2JJkX
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 7 marzo 2018
...dall'altra fa presente che un leader c'è già ed è Paolo Gentiloni
Gloria sono d'accordo con te. Si può ripartire solo se lo si fa insieme. Ultima cosa di cui abbiamo bisogno è arrocco da un lato e desiderio di resa dei conti dall'altro. Ridefinire il nostro messaggio al paese, riaprire iscrizioni e tenersi lontano da M5S. Leader c'è e fa il PDC https://t.co/iHylV1GTY3
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 7 marzo 2018
Del resto la distanza di Calenda dai 5 stelle si misura da tempo: il ministro per lo Sviluppo economico li definisce "fuori dalla realtà" quando ricorrono a slogan come "l'unica cosa di cui avere paura è òa paura"
Semplicistiche non sono state proposte o azione Gov ma visione presente/futuro. Multiculturalismo, globalizzazione, innovazione spaventano i cittadini, se messaggio è "l'unica cosa di cui aver paura è la paura" si perde il contatto e si spinge verso fuga dalla realtà = m5S https://t.co/WTk4tMdubP
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 6 marzo 2018
Il giorno prima, in piena giornata post voto, era stato ancora più esplicito condividendo "in pieno" la linea del segretario del Partito democratico di totale chiusura all'ipotesi di un governo con i grillini.
Condivido in pieno linea su no Governo con 5S, non commento percorso congressuale e timing dimissioni xche non iscritto al PD, trovo fuori dal mondo l'idea che la responsabilità della sconfitta sia di Gentiloni, Mattarella (x voto 2017) e di una campagna troppo tecnica. https://t.co/1v0fl9Ur12
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 5 marzo 2018
Calenda - lo sie era visto con la dirigenza Embraco - non è il tipo che le manda a dire e, sempre a proposito dell'impegno nelle operazioni di salvataggio dei posti di lavoro ha anche risposto a una deputata 5 Stelle senza troppi giri di parole.
Cara Laura essenzialmente perché io vado, solo se mi chiamano i lavoratori, a spiegare l'accordo fatto. Le buffonate ancora per un po' mi tocca lasciarle a voi. https://t.co/s1MBjEy9SR
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 5 marzo 2018
Più indietro nel tempo, il 1 marzo, aveva sinteticamente commentato il programma economico di M5s bocciandolo sonoramente.
Quello che colpisce del programma di sviluppo economico dei 5s è la totale assenza di riferimenti a misure concrete Solo generici slogan su economia green, smart, circolare e deliri su criptovalute e PIL del benessere. Più che rivoluzionari sono sprovveduti e x questo pericolosi https://t.co/negPyBZYxk
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 1 marzo 2018
Senza difendere a priori il pensiero liberista, bollava il piano dei grillini come pieno di contraddizioni e balle
Ma infatti mica penso che vadano messi in galera! Li combatto sul piano delle idee, delle proposte, delle contraddizioni e delle balle. Poi che il pensiero liberista ideologico abbia fatto disastri lo ripeto in ogni discorso. https://t.co/NGSHQNlSGl
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 18 febbraio 2018
In una intervista del 28 febbraio ad Avvenire, Calenda criticava l'approssimazione del programma di M5s. "Quando mette nel programma che vuol far diventare l'Italia una smart nation, non si può non condividere. Peccato che poi scriva solo due righe due per dire come intende farlo".
E in occasione della presentazione della lista +Europa che fa capo a Emma Bonino, pur senza citare alcun partito esplicitamente, Calenda - riporta Formiche.net - aveva detto: "Facciamo una battaglia per un’Italia seria contro l’Italia cialtrona, per l’orgoglio nazionale. Siamo ad un crinale storico per l’Europa ma l’Europa non c’è nei programmi. Lo si vede dalle proposte fantascientifiche che vengono fatte, un libro di Asimov. Si scherza promettendo cose che si sa di non poter mantenere. Si pensa di poter promettere impunemente queste cose, e non è così”.
A metà gennaio era Il Foglio a ricordare le parole del ministro sui pericoli del grillismo: “La politica è dominio di chi ha un curriculum vitae e la rappresentanza democratica non si fonda sulla competenza tecnica. Attaccare Di Maio su questo è sbagliato. Altra cosa è lottare contro le proposte assurde e pericolose del M5s”.