Clamoroso dietro front a Biella: dopo otto giorni di polemiche infuocate il sindaco leghista Claudio Corradino si cosparge idealmente il capo di cenere e approva la mozione che chiede l'assegnazione della cittadinanza onoraria a Liliana Segre. La decisione è giunta nel tardo pomeriggio di martedì al termine di una seduta molto tesa del Consiglio Comunale della città laniera.
All'ordine del giorno dell'assemblea di Palazzo Oropa c'era la mozione pro cittadinanza alla senatrice a vita, presentata da Dino Gentile, già sindaco della città dal 2009 al 2014 ed ora leader della coalizione delle liste civiche centriste che la scorsa settimana aveva scatenato il caso. Gentile ha spiegato che la sua iniziativa "nasce in maniera naturale e spontanea. Non c'e' stato nessun complotto o alcun tentativo di sgambetto a questa amministrazione".
Dopo aver ripercorso le tappe della vicenda, e aver definito "affrettato" il diniego del sindaco, Gentile ha concluso "Spero che la città faccia uno sforzo e metta le cose a posto in nome di quei valori repubblicani che ognuno di noi si riconosce, a partire dal sindaco. Sui valori non ci sono se e non ci sono ma". Appello che non è caduto nel vuoto. Il sindaco ha fatto ammenda di tutti gli errori commessi nella gestione di questa situazione, ed ha lanciato la proposta di individuare un testo condiviso, introducendo alcuni emendamenti alla mozione originale. Cosi' e' avvenuto e la mozione emendata e' stata votata all'unanimità.
La seduta del consiglio comunale è stata accompagnata all'esterno del palazzo comunale da una manifestazione: oltre 150 persone si sono radunate per protestare contro la giunta Corradino urlando "Vergogna" ed esprimendo tutta la loro solidarietà a Liliana Segre e a Ezio Greggio, coinvolto suo malgrado nella vicenda quando il sindaco aveva annunciato di voler attribuire a lui la cittadinanza onoraria che era stata negata alla senatrice Segre.