"Sto bene, l'aiuto di Dio e la bravura dei chirurghi mi hanno restituito l'energia di sempre. E ora certo non me ne andrò, escludo di farlo proprio alla vigilia della sfida decisiva per il mio Paese". Silvio Berlusconi ha concesso a Carmelo Lopapa di Repubblica un'intervista per tornare a parlare di politica. Una volta tanto, interrompendo i giorni di relax nella beauty Spa Palace di Henri Chenot a Merano, prima di spostarsi in Costa Smeralda. Il Cavaliere si sente a tutti gli effetti guida, tutt'altro che padre nobile del centrodestra, assestando più di una stoccata a Salvini (mai citato in questo colloquio) e ai populismi.
Pronto a riaprire la trattativa sulla legge elettorale, disponibile a un sostegno condizionato alla missione in Libia, porte aperte agli ex di ritorno ma in una formazione ad hoc diversa da Fi. Quanto ad Alfano e al suo "partito di governo", un'intesa ci sarà solo in Sicilia e a livello locale, su scala nazionale no, "non avrebbe senso". Teme il film di Sorrentino sulla sua vita, sulla sua parabola? "Non ho nulla da temere, la gente mi vuole bene. Sono molto curioso. Spero faccia un'opera libera e creativa ma rispettosa della realtà. L'ho incontrato e gli ho anche messo a disposizione le mie residenze".
Silvio Berlusconi ritiene "assurdo" ignorare l'appello del capo dello Stato, Sergio Mattarella sulla legge elettorale e invita a ripartire a settembre dal modello tedesco, adattato alla situazione italiana.
"Ha ragione il capo dello Stato: non e' pensabile andare al voto con due sistemi contraddittori fra Camera e Senato. Il segretario del Pd Renzi ha detto che e' pronto a cambiare la legge con l'accordo di Grillo e Berlusconi: lo prendo in parole. Una legge con queste caratteristiche c'è già, votata due mesi fa in Commissione alla Camera. Si sono espressi a favore non soltanto Grillo e Berlusconi, ma anche Salvini e lo stesso Renzi. Non capisco perché non si possa riportare da lì: un sistema di tipo tedesco adattato alla situazione italiana".
Quanto alla proposta di Angelino Alfano di una alleanza elettorale in Sicilia alle prossime amministrative di novembre con vista sulle politiche del 2018, l'ex cavaliere smentisce un interessamento alla seconda ipotesi.