Un Beppe Grillo che non ti aspetti ha aperto ieri sera al Teatro Flaiano di Roma la sua minitournée romana di due giorni (si chiude oggi) con lo show ‘Insomnia’. Del vecchio graffiante e apocalittico Grillo resta lo spirito predicatorio, così come la volontà di portare a conoscenza del suo pubblico le ultime novità nel campo scientifico che possono migliorare la vita delle persone. Nella sera romana in cui nelle sale adiacenti il Parlamento, a pochi metri dal teatro in cui fa il suo show, il movimento da lui fondato muove i primi passi concreti nell’azione politica entrando nel gioco dei presidenti delle Camere, Grillo parla di 'morale delle macchine', di Bitcoin, di Facebook. Ma poi, in realtà, parla tanto di sé.
Lo fa davanti a 130-150 spettatori nel teatrino di via Santo Stefano del Cacco, che hanno pagato 100 euro per vedere il comico tornare a fare il mestiere che lo ha reso famoso e, forse, sentirlo inveire contro il sistema. Anche se adesso che il suo movimento è parte integrante (e forse fondante) del sistema politico.
Un pensiero ai giornalisti
Nella serata romana il primo pensiero di Grillo va ai giornalisti in sala che si dice felice di aver fatto pagare il biglietto (non c’erano accrediti): "Non sono per eliminare la libertà di stampa, ma per eliminare la mia libertà dalla stampa". Poi, più avanti, chiarisce anche che non parlerà – se non con qualche battuta delle sue – di politica vista la situazione in corso: "Non posso parlare... tutti si aspettano che dica qualcosa su Berlusconi o simili ma se dico delle cose posso mettere in crisi il movimento, ma appena vengono fuori sto cavolo di presidenti mi scateno...", promette.
Grillo racconta la sua storia
E quindi ‘Insomnia’ è soprattutto la storia di Grillo, una storia di cui a fine spettacolo si compiace intrattenendosi a parlare con i giornalisti Marco Travaglio e Maria Latella (“Ma quante vite ho vissuto? Ne ho vissute davvero tante!”). Una storia che va dalle origini di cabaret che gli sono costate il licenziamento da una nota azienda di abbigliamento all’amicizia con e André e Dario Fo (“è morto tra le bracca mie e del figlio Jacopo, se n’é andato ridendo per una mia battuta”, ricorda).
Dalla pubblicità dello Yomo al mirtillo al ‘fattaccio’ di Fantastico 7 nel 1986 in Rai dove fece una battuta sui socialisti che gli costò la cacciata dalla tv di Stato per 13 anni. “Non volevano che parlassi del nucleare perché c’era il referendum – ricorda – e io lo feci lo stesso tra l’imbarazzo di tutti. Poi, per stemperare un po’, feci una battuta sui socialisti. Mi sembrava una cosa superflua, e invece scoppiò un putiferio e lo stesso Craxi disse: come si permette quel comico... Un grande statista!”.
La 'paura' di governare col M5S
Poi, ovviamente, l’incontro con Gianroberto Casaleggio che andò da lui dicendogli che avrebbe dovuto fare un blog. “Ma io son sapevo neppure che cosa fosse un blog – racconta -. Volevo solo fare un sito per vendere un po’ di Dvd e fare qualche soldo”, confessa candidamente. Poi invece è nato tutto un movimento che adesso è il primo partito d’Italia.
E qui Grillo, facendo una magnifica commistione tra umorismo e intimismo, dice: “È successo qualcosa che nessuno poteva prevedere: siamo primo partito, stiamo per governare.... Ma io scherzavo!".
Stampa disonesta sui suoi guadagni
Poi, alla fine, il ritorno in scena. “Non avevo più un soldo – racconta – e quando ho detto ai miei figli (ne ho sei con due famiglie diverse di cui una iraniana) che bisognava tirare la cinghia mi hanno guardato malissimo. Ho ricominciato a fare teatro e loro sono diventti affettuosissimi: mi chiamano ogni sera e mi chiedono com’è andata, quabnti spettatori c’erano...”. Il ritorno sul palcoscenico è motivo per abbandonare la verve comica e rituffarsi nella rissa che tanto ama. Quella con la stampa, innanzitutto. I giornalisti tornano a essere quasi tutti cattivi e disponesti: “Hanno scritto che ho sestuplicato i guadagni. Ma mi hanno messo tra i parlamentari. Che sono un parlamentare io? Eppoi – aggiunge – ho sestuplicato che cosa? Non avevo guadagnato niente l’anno prima! Prima di iniziare a fare politica avevo fatturati enormi, quando facevo tournée: pagavo 2,5 milioni di tasse... bastardi! Io non ho carica politica e sono orgoglioso – torna poi a bomba Grillo - ma i giornali mi mettono tra i parlamentari più ricchi. E' di una disonestà inaudita".
Punture di Grillo... in pillole
I ‘pensierini’ di Beppe Grillo sono però per tutti.
BERLUSCONI: "Quest'uomo qui vuole incontro col M5S per vedere se c'è figa! Ma queste sono tutte madri di famiglia...
RENZI: "Ho conosciuto l'ebete 30 secondi... ma come fai a portarti avanti uno così. Io l'ho capito in 30 secondi...".
PD: “Come si fa concepire questo socialismo triste? La sinistra scompare perché è noiosa”.
LEGA: "La morale applicata alle macchine dipende dall'uomo che le ha costruite. Se ci sono extracomunitari sulle strisce e il costruttore di un'auto senza guidatore è della Lega, chi credete che salverà in caso di incidete tra i passeggeri della vettura o gli extracomunitari?".
VESPA: “Ha scritto un libro mettendo nel titolo ‘Da Hitler a Grillo’. Ma come si fa...? Io ci v... (do di stomaco, edulcorato) sui libri di Vespa”.
MONTALCINI: "Ho ricevuto migliaia di cause in quel periodo della mia vita. La Montalcini ha proseguito a farmi causa fino a 102 anni. Ho perso due avvocati... morti di vecchiaia").
"Se avessi dormito non avrei fatto il comico..."
‘Insomnia’ dura quasi tre ore e Grillo, a parte due interventi a serata (ieri c’erano un neurologo che ha parlato di morale delle machine e un fisico che ha fatto una lezione di Bitcoin, oggi ci sarà un medico che parlerà della dipendenza dagli smartphone degli anziani), è in scena a parlare tutto il tempo e ripercorre la sua vita e la sua carriera. Una carriera fortunatissima (“molte vite”, come dice lui) che, rivela a fine serata agli amici che lo salutano, deve tutto a due fattori: insonnia e difficoltà a digerire. Nelle notti insonni, infatti, la creatività e la curiosità ha prodotto spettacoli memorabili e, forse, l’idea di creare un movimento politico che ha trovato in Casaleggio il suo motore.
“Se avessi dormito bene e avessi potuto mangiare tutto senza conseguenze sul sonno avrei fatto un altro mestiere”, racconta.