Forti critiche dei vescovi al decreto Sicurezza varato dal governo. "Mi preoccupa - ha detto il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, incontrando i giornalisti a conclusione del Consiglio Episcopale Permanente - il fatto dell’abrogazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari o la riduzione degli stessi, perché in questo modo si rischia di portare persone a futuro incerto". Il cardinale ha criticato anche "l’espulsione al primo grado di condanna. Se basta questo - ha detto - mi sembra si faccia qualcosa che non è proprio in pieno con la costituzione che lo richiede. Quello che dico lo dico a pelle, non ho avuto tempo di leggerlo e di approfondirlo, ha però aggiunto promettendo che quando ci sarà la pubblicazione parleremo meglio. Il decreto Salvini - ha spiegato il presidente della Cei - è uscito in concomitanza con i nostri lavori. Non ho approfondito, sembra che possa essere ancora ritoccato". In merito al tema dei migranti, ha aggiunto, “c’è sempre questa specie di discrasia. Nessuno può pretendere che la Chiesa dice quello che dice il sociologo o il politico. Noi abbiamo un’altra ottica, siamo pastori, ci interessa la solidarietà e l’integrazione, nonostante come ha precisato il Papa anche per l’accoglienza ci vogliono certi criteri, ci mancherebbe altro. Ma - ha proseguito Bassetti - anche la Chiesa d’Europa riconosce che non c’è alternativa alla solidarietà fatta di accoglienza e di integrazione, anche se possono esserci difficoltà”.