Zingaretti starebbe per cedere. Si va così verso un accordo tra Pd e M5s per la formazione di un nuovo governo con Giuseppe Conte premier. E mentre la trattativa per la formazione di un esecutivo tra Pd e M5s ferve e ancora non è chiusa con i nodi Viminale, Difesa ed Economia ancora irrisolti, emergono alcuni nomi che sarebbero sul tavolo del confronto.
Un ruolo nel governo lo avrebbero quasi sicuramente anche Luigi Di Maio - spiegano alcune fonti - Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede. La squadra dei dem dovrebbe essere composta da Andrea Orlando, Paola de Micheli, Tommaso Nannicini, Roberto Morassut, Ettore Rosato e uno dei due tra Andrea Marcucci e Lorenzo Guerini.
Per il Viminale - si riferisce - circola il nome del capo della polizia Franco Gabrielli, mentre per il Tesoro resta in campo anche il nome di Giovanni Tria e la Giustizia potrebbe essere affidata a Liberi e uguali. Il nome che gira per il ruolo di commissario Ue è quello dell'esponente dem Roberto Gualtieri. Nicola Zingaretti non dovrebbe entrare nell'esecutivo.
Zingaretti: "Al lavoro per un governo di svolta"
Secondo quanto si apprende da fonti M5s, quindi, "si va verso un Conte bis". Il segretario del Pd sarebbe rientrato al Nazareno per confrontarsi con i suoi dopo aver ascoltato le condizioni poste da Luigi Di Maio. "Ma il veto sta per cadere", assicurano fonti del Movimento. In precedenza fonti del Pd avevano affermato che il nodo del capo del governo non era ancora stato sciolto. Alle ore 18 Zingaretti e Di Maio si erano incontrati per 20 minuti a Palazzo Chigi. Il nuovo vertice è iniziato alle 21 e vi partecipano anche Conte, appena tornato dal G7 di Biarritz e, per i dem, l'ex guardasigilli Andrea Orlando.
"Sto leggendo molti retroscena, alcuni credibili altri meno. La verità è che finalmente è partito il confronto per dare al Paese un governo di svolta", ha dichiarato Zingaretti fuori dal Nazareno, "io penso che l'accordo parta dal confronto di idee e contenuti ma ripeto, io penso e sono ottimista di poterlo costruire, siamo sulla strada giusta. Fare un governo è una cosa seria, non vogliamo farne uno che finisca come quello attualmente dimissionario".
Salvini: "Ribaltone all'italiana pronto da tempo"
"Pare che stia nascendo un governo che ha le poltrone come unico collante, lontano dal Paese reale", nato da un "gioco di palazzo" che sarebbe stato "pronto da tempo". Lo dichiara in conferenza stampa al Senato il leader leghista Matteo Salvini, "se poi la discontinuità avesse il volto del presidente del Consiglio, questo è un classico ribaltone all'italiana". "Se qualcuno sta svendendo la sovranità di questo Paese in nome della Merkel lo spiegherà agli italiani", ha aggiunto Salvini, garantendo di non voler fare appello alla piazza.