Ricalcolo dei vitalizi degli ex parlamentari in base al sistema contributivo con l'individuazione di un tetto massimo per stoppare possibili assegni d'oro, ma anche prestando un'attenzione particolare ai trattamenti più bassi per evitare che vengano penalizzati.
È ufficialmente partita l'offensiva del Movimento 5 stelle contro i vitalizi: "È un momento storico, i privilegi hanno i giorni contati", esulta il Questore anziano Riccardo Fraccaro. "La sensazione diffusa nel Paese è che la classe politica abbia chiesto sacrifici senza essere disposta a farne essa stessa per prima. Non possiamo rimanere inerti", gli fa eco il presidente della Camera, Roberto Fico.
Un segnale in tempi brevi: 15 giorni
La proposta di delibera da sottoporre all'Ufficio di presidenza di Montecitorio dovrà essere pronta tra 15 giorni, ma l'obiettivo dei pentastellati è agire di pari passo in entrambi i rami del Parlamento. E, comunque, la priorità è dare un segnale in tempi brevi, per questo si è preferita proprio la strada della delibera anzichè quella di una proposta di legge organica.
Inoltre, per evitare incidenti di percorso e di incappare nel rischio incostituzionalità (in quanto si tratta di diritti acquisiti), il che vanificherebbe tutta la battaglia, i 5 stelle hanno accantonato l'idea di intervenire con un colpo d'accetta, optando invece per una soluzione meno tranchant ma che comunque andrebbe a ridurre il peso del costo a carico delle casse pubbliche.
2.600 vitalizi (200 milioni di euro) calcolati come le altre pensioni
Si tratta infatti di trasformare i vitalizi in essere, circa 2.600 per un valore pari a 200 milioni di euro, in vere e proprie pensioni calcolate come le altre, ovvero con il metodo contributivo. A lavorarci in prima battuta, in accordo con gli altri Questori, sarà Fraccaro su input del presidente Fico, che ha anche delineato il perimetro entro cui muoversi e indicato precise direttrici di marcia: per la terza carica dello Stato il Collegio dei Questori dovrà:
- individuare "possibili modalità di ricalcolo con metodo contributivo dei trattamenti in essere";
- svolgere una "attenta valutazione dell'impatto delle varie ipotesi sui trattamenti più bassi";
- studiare la possibilità di "fissare un tetto per cui il ricalcolo non possa condurre a un trattamento migliore rispetto a quello attualmente goduto".
E ancora, per Fico i Questori dovranno valutare "la possibilità di una revisione della disciplina relativa ai vitalizi degli ex deputati condannati, ai fini di una maggiore effettività ed efficacia della disciplina stessa". Infine, il presidente della Camera chiede che si avviino subito "consultazioni con i Questori dell'altro ramo del Parlamento affinchè si valuti la proposta di una disciplina uniforme".
Plaude il Questore di FdI, Edmondo Cirielli, che anzi rivendica la paternità della proposta sui vitalizi ricalcolati con il contributivo. Restano in silenzio, per il momento, Forza Italia - da sempre contraria a un intervento ad hoc - e la Lega, che tuttavia lo scorso anno votò sia a favore della proposta di legge Richetti (Pd), poi arenatasi al Senato, che della delibera del Pd sul contributo di solidarietà.
E anzi, proprio il Questore FdI e quello leghista garantirebbero ai 5 stelle in Ufficio di presidenza i numeri per incassare senza problemi la rivoluzione sui vitalizi. Tace anche il Pd, che però non ha nessun Questore nè alla Camera nè al Senato, tanto che oggi la questione della mancata rappresentanza dell'opposizione è stata sollevata in capigruppo dal presidente dei senatori dem, Andrea Marcucci.
I dem non si opporranno. Ma non si escludono ricorsi legali
Detto ciò, i, dem non dovrebbero mettersi di traverso. L'iter in Ufficio di presidenza, quindi, dovrebbe scorrere senza intoppi, magari serviranno alcuni giorni, dopo la presentazione del primo testo, per eventuali proposte di modifica.
Chi tenterà, invece, di bloccare la delibera sono proprio gli ex parlamentari, che la scorsa settimana avevano scritto sia a Fico che a Casellati per un incontro. E non escludono ricorsi e azioni legali. Ma oggi per i pentastellati è soprattutto il giorno dell'esultanza: "è un momento storico", da oggi si avvia "un atto che molti cittadini aspettavano da tempo. Inizia la fine dell'era dei privilegi e inizia davvero la terza Repubblica", afferma un soddisfatto Fraccaro al termine dell'Ufficio di presidenza in cui Fico ha dato mandato al Collegio dei Questori di avviare l'istruttoria e predisporre una proposta.
Fraccaro, via Facebook, assicura tempi rapidi: "Cancellare i vitalizi è anzitutto una questione etica perché serve a sanare un'inaccettabile ingiustizia sociale. Non va sottovalutato nemmeno il piano economico perché si risparmierebbero 76 milioni l'anno, ben 350 milioni di euro a legislatura", aggiunge. Soddisfatto anche il presidente Fico, secondo il quale "non si può trascurare la domanda sempre più forte di equità sociale che chiama direttamente in causa anche il nostro modo di agire nelle istituzioni".