Via libera del Consiglio dei ministri al Documento di economia e finanza (Def) che ridisegna il quadro programmatico dei conti pubblici inglobando la correzione strutturale dello 0,2% del Pil richiesta dalla Commissione europea. Il governo ha approvato 'salvo-intese' il maxi decreto con la manovrina da 3,4 miliardi e le misure per la crescita e per la ricostruzione post-sisma. Contestualmente è stato varato anche il piano di investimenti pari a 47,5 miliardi da qui al 2032 che sarà affidato a un Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm).
Delrio: già pronti 25 miliardi per le infrastrutture
Il piano investimenti complessivo, ha spiegato in conferenza stampa il ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Graziano Delrio, è "di 47 miliardi: una prima tranche da oltre 25 miliardi è già pronta per essere allocata sulla programmazione infrastrutturale con i contratti di programma di Rete ferroviaria italiana e i grandi valichi, dal Brennero al Terzo Valico". Il piano include anche il "potenziamento delle reti regionali". Inoltre, ha aggiunto Delrio, una quota consistente delle risorse del piano va "ad implementare il contratto di programma Anas con 5 miliardi per il completamento delle direttrici e per la manutenzione e messa in sicurezza".
Gentiloni: "abbiamo i conti in ordine senza aumentare le tasse"
"Abbiamo i conti in ordine senza aumentare le tasse ma accompagnando il risanamento con misure di sviluppo e promozione della crescita, quindi il lavoro fatto in questi anni dal governo continua e continua con il binomio riforme-crescita", ha sottolineato il premier, Paolo Gentiloni.
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Padoan: confermati i numeri sulle privatizzazioni, troveremo il modo
"I numeri sulle privatizzazioni sono confermati - ha assicurato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan - troveremo il modo e i canali, anche originali, per gestire questo aspetto che è di molteplici benefici perché non è solo riduzione del debito ma anche efficienza di gestione finanziaria e delle imprese". Il governo, ha garantito ancora Padoan, "mantiene tutti i suoi impegni, compresi quelli sui contratti con la pubblica amministrazione".
Padoan: sui conti "non sono preoccupato, ma siamo su un crinale"
"Non sono preoccupato", ha sostenuto Padoan, ma quello tra tenuta dei conti pubblici e crescita "non è tanto un sentiero stretto quanto un crinale, e camminare su un crinale non è facile". "So che l'impegno del governo sarà importante", ha aggiunto.
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Padoan: "misure ben definite, è il pacchetto che conta"
"Alcune misure sui tagli di spesa sono quasi ben definite. Bisogna però che siano tutte ben definite perché alla fine è il pacchetto che conta. Ci sono alcune misure che andranno ulteriormente specificate", ha spiegato Padoan.