Roma - Beppe Grillo vuole divorziare dagli indipendentisti britannici dell'Ukip, principali sostenitori della Brexit, e negoziare per aderire al gruppo parlamentare europeo ALDE (Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa). La proposta dello stesso leader del MoVimento 5 stelle compare sul suo blog dove l'ex comico dice di voler dar vita "a una nuova identità europea, che chiameremo DDM (Direct Democracy Movement". Sul blog di Grillo si apre la votazione on line e gli iscritti potranno esprimersi oggi fino alle 19 e domani dalle 10 alle 12, quando la consultazione sarà chiusa.
Come spiega il leader del M5s, "ALDE conta 68 eurodeputati e con la presenza del MoVimento 5 Stelle diventerebbe la terza forza politica al Parlamento europeo. Questo significa acquisire un peso specifico di notevole importanza nelle scelte che si prendono. Significa in molti casi - aggiunge - rappresentare l’ago della bilancia: con il nostro voto potremo fare la differenza e incidere sul risultato di molte decisioni importanti per contrastare l’establishment europeo. Non rinneghiamo le scelte del passato che ci hanno portato dove siamo oggi. Vogliamo affrontare nuove sfide con maggiore determinazione".
Grillo spiega anche che "i recenti avvenimenti europei, come la Brexit, ci portano a ripensare alla natura del gruppo EFDD" (Europe of freedom and direct democracy) del quale M5S fa oggi parte assieme a Ukip e altre formazioni più piccole. "Abbiamo studiato le percentuali di voto condiviso con Ukip e le atre delegazioni minori: la cifra non supera il 20%. Molto poco", scrive Grillo, secondo cui "rimanere in EFDD equivale ad affrontare i prossimi due anni e mezzo senza un obiettivo politico comune, insieme a una delegazione che non avra' interesse a portare a casa risultati concreti. Ci ritroviamo nelle condizioni di rimanere in Parlamento con le prerogative derivanti dall'appartenenza a un gruppo politico, ma senza la possibilità di fare il massimo per realizzare il programma del MoVimento 5 Stelle in Europa. E quindi la scelta: "gli unici ad aprire il dialogo con noi sono stati gli eurodeputati di ALDE", riferisce Grillo, che racconta: "Abbiamo fatto un tentativo di dialogo anche con il gruppo dei VERDI, che ha rifiutato la nostra richiesta di confronto. Ci è stato comunicato che un eventuale ingresso del MoVimento 5 Stelle nel gruppo dei VERDI avrebbe infatti 'sbilanciato' gli equilibri del gruppo stesso".
Una linea ben precisa che non convince Carlo Sibilia del direttorio M5s. In un post su Facebook, pubblicato poco dopo quello di Grillo sul blog, come riporta Huffington Post esprime con forza il suo dissenso e lo fa a partire dal titolo: "Votare informati è importante".
I 5 motivi per cui Sibilia ritiene ALDE nemico dei 5 stelle:
- E' il gruppo più europeista e federalista esistente al PE
- Ha espresso una posizione unitaria, la quale tuttavia ha considerato i sette punti per l'Europa del M5S come "completamente incompatibili con la loro agenda pro-Europa"
- Ha definito il M5S "profondamente anti europeo" e il suo programma "irrealistico e populista".
- E' favorevole alla clausola ISDS nel TTIP. E quindi al TTIP stesso
- Ha boicottato tutte le candidature del M5S alla presidenza e alla vicepresidenza di commissioni del parlamento europeo
Grillo in realtà nel suo blog pone poi le "condizioni politiche alla base dei negoziati con ALDE" - "condivisione dei valori di democrazia diretta, trasparenza, libertà, onestà; totale e indiscutibile autonomia di voto; partecipazione dei cittadini nella vita politica delle Istituzioni europee; schieramento compatto nelle battaglie comuni come la semplificazione dell'apparato burocratico europeo, la risoluzione dell'emergenza immigrazione con un sistema di ricollocamento permanente, la promozione della green economy e lo sviluppo del settore digitale e tecnologico con maggiori possibilità occupazionali - ma la voce di dissenso di Sibilia di certo crea un problema al leader del M5s.
Quarto gruppo per consistenza numerica al Parlamento europeo, di estrazione liberal-democratica, il gruppo Alde cui guarda Beppe Grillo è una forza convintamente europeista. L'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa è formata da due partiti europei, il Partito Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa e il Partito Democratico Europeo. Il gruppo a Strasburgo, il cui presidente è il belga Guy Verhofstadt, candidato alla carica di presidente del Parlamento, nel suo manifesto programmatico, chiede una Unione europea "più forte e stabile", punta al completamento del mercato interno dell'energia e dei servizi digitali e sottolinea la necessità di far leva sul "mercato dei capitali perché contribusica a finanziare la nuova infrastruttura che fara' funzionare la nostra economia negli anni a venire e creera' posti di lavoro sostenibili".