Roma - "Beatrice Di Maio, che secondo la teoria complottista de La Stampa - ripresa da tutti i tg, anche Rai, e i giornali e sposata dal Pd - è l'account chiave della cyber propaganda pro M5S, non è né un ghost, né un fake, né un troll, né un algoritmo, né antani con lo scappellamento a destra". Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo in un post intitolato "Smontata la bufala de La Stampa di #Beatricedimaio, ora chiedete scusa!'. "E' lo pseudonimo - sostiene il leader del Movimento - dietro cui si cela Tommasa Giovannoni Ottaviani detta Titti, moglie di Renato Brunetta (lo ha scoperto Franco Bechis). Una figura del menga di queste proporzioni era difficile da immaginare".
#beatricedimaio
— M5S Europa (@M5S_Europa) 24 novembre 2016
Svelata la bufala de La Stampa: ora chiedete scusa!https://t.co/3IG6QkhLSG pic.twitter.com/caLQizT1NU
"Hanno parlato di cyberfango, il Pd ha sprecato soldi pubblici con un'interrogazione parlando di 'una macchina del fango automatizzata per colpire il Pd' per chiedere se Di Battista o Di Maio ne fossero a conoscenza. Altri - continua Grillo - hanno parlato persino di 'hacker russi filo M5S'. Le comiche! Oggi nessuno di loro twitta più. Tutti a parlare di fake news e di come la gente sui social sia stupida e creda a tutto. Ma vi siete visti? Vi siete bevuti la fake news della Stampa come i bambini che credono alla storia di Babbo Natale. Ci aspettiamo le scuse di tutti. Tutti. Questa campagna diffamatoria contro il MoVimento 5 Stelle deve finire una volta per tutte".
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