di Paolo Molinari
Firenze - Matteo Renzi come Filippo Brunelleschi: un augurio, quello di Alessandro Preziosi, attore che è salito sul palco della Leopolda per raccontare la sua esperienza nei panni dell'architetto toscano nella serie tv 'I Medici': "Interpretando Filippo Brunelleschi mi sono dovuto immaginare le difficoltà del genio toscano. I dubbi nascevano proprio dagli operai che li dovevano costruire, appartenenti ai mastri di pietra e legnai. Proprio di scetticismo vorrei parlare, il mio ruolo è calarmi nei panni degli altri. E questo è quello che siamo chiamati a fare, quasi ogni giorno: far nostre idee che possono diventare una visione comune". Ha sottolineato l'attore: "E Brunelleschi è chiamato a creare una visione comune attraverso la sua visione. Doveva convincere tutti coloro che si opponevano alla costruzione della cupola. La grande genialita' della cattedrale e' che quella cupola può essere vista da ogni angolo della città di Firenze. Brunelleschi ha progettato un bene comune. Un uomo che ha combattuto contro tutto e tutti ha creato uno spazio che poteva essere goduto contemporaneamente da tutti". Si chiede, quindi, Preziosi: "Quanti Brunelleschi ha avuto il nostro Paese? Penso a Enzo Ferrari, che decide di competere contro la motoristica tedesca. Penso a Valletta che ha riportato la Fiat grande nel mondo. Ma Enrico Mattei e' quello che mi ha piu' colpito come Brunelleschi: chiamato all'Agip l'ha fatta diventare una realta' grande nel mondo". Di qui l'augurio al presidente del Consiglio: "Auguro al presidente Renzi di ascoltare sempre gli altri per rafforzare le proprie convinzioni e indicare una direzione comune".