Firenze - "Batti le mani e non avere paura del cambiamento", recita la traduzione della canzone di Imany, "Clap your hands" scelta come colonna sonora della settima edizione della Leopolda. E'stato Matteo Richetti, deputato Pd incaricato di presentare la kermesse renziana, a improvvisarsi interprete, nonostante, ha scherzato, si sappia che "i 'mattei' non sono proprio ferrati con l'inglese". Prima dell'apertura ufficiale dei lavori, comunque, erano già partiti i 30 tavoli tematici con i ministri Pier Carlo Padoan, Maria Elena Boschi, Carlo Calenda, Roberta Pinotti e Giuliano Poletti a confronto con i cittadini.
La Boschi, madrina ormai storica della kermesse, è stata 'presa d'assalto' dai visitatori che le chiedevano selfie o semplici strette di mano. Nel pomeriggio la sessione sulle riforme con la ministra Boschi. Quello del referendum costituzionale, assieme al tema del terremoto e della messa in sicurezza del territorio, è il focus principale di chi è arrivato nella storica stazione fiorentina. Ne sono prova anche i banchetti di gadget che accolgono i visitatori all'ingresso: Si va dalle magliette con un disegno che ricorda il vecchio videogame 'Space Invaders', con le poltrone dei parlamentari a fare da bersaglio del raggio laser di una navicella spaziale, alle spillette e ai braccialetti con il simbolo del comitato Basta un Si'. E poi il libro "Le ragioni del Sì" fino alle tazze da caffe' e alle borse stopper.