Venezia - Si è spenta, nella notte, Tina Anselmi, la prima donna diventata ministro in Italia. A 89 anni l'ex parlamentare è morta nella sua casa di Castelfranco Veneto, dove si terranno anche i funerali, previsti per venerdì.
L'intervista di Enzo Biagi su Licio Gelli e la P2, 1983
Anselmi, figlia di antifascisti, da ragazza entrò nella Resistenza operando da staffetta partigiana con il nome di 'Gabriella' e si iscrisse alla Democrazia Cristiana nel 1944. Da sindacalista, prima con la Cgil e successivamente, dal 1950, con la Cisl, si è occupata dei lavoratori del tessile e della scuola, e nel 1959 entrò nel consiglio nazionale della Dc, di cui è stata deputata dal 1968 al 1992.
Una donna memorabile, una donna spettacolare. L'omaggio di Roberto Benigni, 2011
Un pensiero a Tina Anselmi, grande esempio di cattolica impegnata in politica e donna delle istituzioni.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 1 novembre 2016
Fra gli incarichi più in rilievo della sua carriera, la presidenza della commissione d'inchiesta parlamentare sulla loggia P2, dal 1981 al 1985.
Il 2016 è stato un anno di riconoscimenti per la Anselmi: le è stato dedicato un francobollo e la sua città le ha tributario un omaggio per l'anniversario della sua nomina a ministro 40 anni prima.
Partigiana, prima donna ministra, inflessibile avversaria dei poteri occulti. Con #TinaAnselmi se ne va una madre della democrazia italiana.
— laura boldrini (@lauraboldrini) 1 novembre 2016
(AGI)