Roma - La sfida dell'Italia all'Unione europea si gioca su 0,1 punti percentuali. Matteo Renzi, ospite di Lucia Annunziata a 'In mezz'ora' su Raitre, spiega che la polemica, alimentata oggi dal ministro Padoan in un'intervista a 'Repubblica', è una "questione di principio". "Non so quando arriverà la lettera di richiamo - dice il premier - l'hanno sempre mandata a tutti i Paesi. Lo 0,1 per cento non è decisivo. Il fatto è che finora l'Italia ha sempre detto sì a tutto. Dà al bilancio europeo 20 miliardi, e ne ha indietro 12. Allora vogliamo fare che chi ha i soldi si prenda anche i migranti?".
Durante l'intervista, alla domanda di commentare le polemiche all'endorsement del presidente degli Stati Uniti al sì al referendum, Renzi non perde l'opccasione di fare una battuta contro il suo primo avversario interno: "C'è chi si tiene Obama, e chi si tiene D'Alema". L'allusione è all'ex segretario del Pd ed ex premier, sostenitore del No, che sabato aveva detto che a favore della riforma sono solo gli anziani.
RENZI A DI MAIO, LEGHIAMO STIPENDIO PARLAMENTARI A PRESENZA IN AULA
Il premier replica poi a Luigi Di Maio che in mattinata, a Maria Latella su Sky aveva spiegato che domani il M5s presentata alla Camera un proposta di legge per la riduzione dei costi della politica per cui "si risparmierà quasi il doppio di quanto non si farebbe con le riforme" di Renzi. "Il M5s fa come quelli che quando sono in difficoltà buttano la palla in calcio d'angolo - dice il presidente del Consiglio -. Faccio una controproposta: perché non leghiamo l'indennità dei parlamentari alla loro presenza in Aula? Mi viene in mente un nome: Di Maio. Ha il 37 percento delle presenze. Lui e Di Battista prendono il doppio di me da presidente del Consiglio. Viste le sue presenze, alla fine del mese possiamo dargli il 37 percento dello stipendio?". Quindi aggiunge: "Il fatto è che giocano a fare i primi della classe e poi sono come gli altri".
MAGISTRATI: RENZI, ABBIAMO MESSO PIU' SOLDI, PERCHE' SCIOPERARE?
Renzi parla anche dello sciopero minacciato dai magistrati. "Vorrei capire per cosa si sciopera: nella Giustizia abbiamo messo più soldi e mezzi. Se vogliono scioperare, scioperino, ma non so perché dovrebbero farlo - dice il premier - io chiedo solo una cosa che ha fatto arrabbiare qualcuno, e cioè che si vada a sentenza. A me non interessano le paginate dei giornali quando escono gli avvisi di garanzia", ma le sentenze. E cita il caso dell'allora candidata del Pd alla presidenza della Regione Liguria, Raffaella Paita, rinviata a giudizio per omicidio colposo durante la campagna elettorale e assolta la scorsa settimana.(AGI)