Roma - Il 'no' a Roma 2024, resta 'no'. Un risultato scontato quello uscito dal Campidoglio che ha approvato la mozione del Movimento 5 Stelle con cui si invita il sindaco a ritirare ufficialmente la candidatura della Capitale ai Giochi olimpici del 2024. I votanti sono stati complessivamente 42: hanno votato a favore 30 consiglieri, i contrari sono stati 12, nessun astenuto. Un 'no' che il sindaco aveva gia' annunciato nei giorni scorsi e fra le polemiche. La conferma del 'pollice verso' a Roma 2024 della Raggi e in generale di tutto il Movimento Cinque Stelle aveva bisogno del passaggio in Assemblea.
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Nella mozione approvata, M5s ricorda che "tra le citta' tra le quali era stata prospettata l'ipotesi di una candidatura, poi non piu' presentata o ritirata vi sono Dubai, San Diego, Amburgo, Madrid e Boston (ritirata dal sindaco per l'elevato rischio che i costi ricadano sui cittadini)". E quindi,"coerentemente con quanto sempre sostenuto dal M5S si ritiene che non sussistano piu' le condizioni per proseguire nell'iter di presentazione della candidatura della citta'". La mozione, inoltre, "impegna il sindaco e la giunta affinche' ritirino la candidatura della citta' e tal fine adottino gli atti e le iniziative necessarie".
E' stata una giornata difficile quella dell'Assemblea straordinaria di oggi, dove non sono mancati momenti di tensione. La miccia e' stata accesa dalla decisione comunicata dal presidente Marcello De Vito di non accettare interventi esterni, in primis quello di Diana Bianchedi, del comitato promotore per Roma 2024, che ha allora improvvisato una conferenza con i cronisti in sala stampa. L'atleta ha ribadito che "non e' corretto imputare 1 miliardo di debiti ai giochi del 1960" e che "i consiglieri avrebbero dovuto leggere il dossier. Gli si chiede di mettere la firma su un progetto che non conoscono". Per il consigliere d'opposizione Roberto Giachetti, con il mancato intervento della Bianchedi, "i rappresentanti del Coni vengono umiliati per la seconda volta", alludendo al mancato incontro prima della conferenza con cui Raggi ha annunciato il "no" ufficiale alla candidatura di Roma.
In mattinata, la seduta e' stata interrotta da un blitz dei consiglieri di Fdi che hanno esibito cartelli con su scritto: "prima grillini, adesso coniglietti", agitando carote. Mentre Stefano Fassina nel suo intervento ha voluto ribadire che "i giochi non sono una priorita' ma era utile un referendum". L'Aula ha a lungo applaudito l'intervento del consigliere Sara Seccia di M5S in sostegno del no. E il consigliere grillino Angelo Sturni, ha ribadito che "il no", e' stato "detto in campagna elettorale, al Parlamento e confermato con la mozione". M5s ha chiesto un 'patto' per Roma sollecitando la Raggi a intervenire presso il governo perche' non vadano persi 18 miliardi di euro gia' stanziati a favore della Capitale. (AGI)