Roma - La consultazione referendaria si terra' il 4 dicembre. Stando a quanto si apprende, Matteo Renzi lo avrebbe comunicato al consiglio dei ministri nel corso della riunione in corso.
Il quesito referendario. Le precedenti consultazioni
"La partita e' adesso e non tornera'. Non ci sara' un'altra occasione. Sono certo che non la sprecheremo". Ed ancora: "Il risultato del referendum non dipende tanto da me, ma da tutti voi". Cosi' Matteo Renzi nella sua e-news. "Nel merito - sottolinea il premier - la questione e' semplice. Vogliamo superare il bicameralismo paritario si' o no? Vogliamo ridurre il numero dei parlamentari si o no? Vogliamo contenere i costi delle istituzioni si o no? Vogliamo cancellare il Cnel si o no? Vogliamo cambiare i rapporti Stato Regioni che tanti conflitti di competenza hanno causato in questi 15 anni si o no?".
"Questo - osserva il presidente del Consiglio - e' il quesito referendario. Cosi' stabilito dalla Legge, non dal marketing. Ma potremmo ridurlo a un concetto piu' semplice. Vogliamo - si chiede Renzi - avere un Paese piu' stabile e piu' semplice o vogliamo tornare alle bicamerali D'Alema-Berlusconi o consegnarci a una strana forma di democrazia diretta in cui una srl di Milano controlla la democrazia interna di uno dei piu' grandi partiti del Paese e si lega ai propri amministratori da contratti privati con tanto di penali da pagare?". Per Renzi "la partita e' tutta qui. Qui e ora. Chi vuole cambiare, ci dia una mano. Dandoci - aggiunge il presidente del Consiglio - del tempo, chiamando un po' di amici, facendo il volontario sulla rete o tra la gente. Oppure costituendo un comitato. Come fare e' spiegato su www.bastaunsi.it Dove chi vuole puo' anche dare un piccolo contributo economico, prezioso per la campagna di comunicazione, che abbiamo iniziato a far girare", scrive Renzi. "Ogni sforzo e' importante. Puo' persino essere decisivo", conclude.
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"Domenica 4 dicembre sara' la volta buona per un'Italia piu' semplice", commenta il senatore Pd, Andrea Marcucci su twitter. "Si vota il 4 dicembre. Per cambiare la Costituzione, per cambiare il Paese", gli fa eco il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato.
Dopo il voto alla Camera sulle mozioni e le tensioni interne ai dem, durante il consiglio dei ministri è stata annunciata la data ufficiale del referendum costituzionale. Per il no sono schierati 5 Stelle, Forza Italia, Sinistra italiana e parte della minoranza dem.