Roma - L'intesa e' sulla necessita' di avviare nelle Commissioni una discussione per cambiare l'Italicum. Pd e Ap firmano una mozione comune, una modalita' per superare questa fase innescata dalla battaglia di Sel ma che non entra nei dettagli dei cambi sul sistema di voto. Bisogna "consentire - e' la sintesi trovata dai capogruppo Lupi e Rosato - ai diversi gruppi parlamentari di esplicitare le proprie eventuali proposte di modifica della legge elettorale attualmente vigente e valutare la possibile convergenza sulle suddette proposte".
Ma la minoranza dem si sfila. La sinistra del Pd non partecipera' al voto sulla mozione di maggioranza. Roberto Speranza lo ha annunciato durante il suo intervento alla riunione della minoranza Pd. "Non votiamo nemmeno la mozione di Sinistra Italiana per dare il segno che la nostra non e' una posizione strumentale", ha poi spiegato Davide Zoggia.
Il messaggio che Bersani invia al premier e' esplicito: "Prima diceva che l'Italicum era una legge perfetta, ora che si puo' migliorare. Si decida, ammetta che ha fatto un errore, si apra un confronto vero". Ed ancora: "A tutto c'e' un limite voglio ricordare che le volpi finiscono in pellicceria...". E' il risultato che auspicava Sinistra italiana, un ulteriore passo avanti da parte dei 'ribelli' verso la rottura, l'ultimo prima dell'annunciato no sul referendum. La prossima mossa e' quella di scrivere insieme un documento sulla legge di stabilita'.
Bersani, volpi finiscono in pellicceria...
Cerca di fare squadra anche il centrodestra che, tramite i capigruppo a Montecitorio, mette nero su bianco che ogni discussione sull'Italicum va aperta "con sollecitudine" ma dopo la consultazione referendaria. "Renzi ci prende in giro, vuole solo perdere tempo", taglia corto Salvini. "Sulla legge elettorale la credibilita' di Renzi e' a zero", rilancia il Movimento 5 stelle. "La mozione della maggioranza e' imbarazzante", critica D'Attorre. Ma Rosato la difende: "Nel partito era stato chiesto di modificare l'Italicum, stiamo facendo questo".
La compattezza tra Pd e Ap potrebbe avere risvolti anche sull'iter del provvedimento sul processo penale a palazzo Madama. Questa mattina e' mancato per ben quattro volte il numero legale, ma il gruppo di Ap avrebbe dato garanzie sulla possibilita' di blindare il testo uscito dalla Commissione. Un testo che i renziani considerano "troppo a favore dei giudici" e per questo frenano sull'eventualita' di utilizzare la fiducia. Ma l'altra strada, quella di votare sui singoli emendamenti, potrebbe rappresentare "un tiro al bersaglio" per la maggioranza e viene considerata altamente rischiosa, in quanto sono previsti voti segreti e Ala ha piu' volte confermato che non ci sara' alcun soccorso. "Se blindiamo il testo al Senato dovremo farlo anche alla Camera, e' in corso ancora una riflessione", spiegano fonti parlamentari dem. La decisione finale verra' presa direttamente da Renzi al ritorno da New York. (AGI)