Roma - Il governo rivedra' al ribasso le stime sul Pil. L'indicazione e' stata fornita dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenuto oggi a Milano all'Euromoney Italy Conference. "L'economia italiana", ha detto, "sta crescendo non cosi' velocemente come vorremmo vedere. Le previsioni di crescita saranno riviste al ribasso anche nei dati che il governo sta per rilasciare nell'aggiornamento al Def". Nel Def presentato ad aprile e' indicata una crescita pari all'1,2% per quest'anno e all'1,4% il prossimo. Ma gia' nelle slide presentate a fine agosto per i 30 mesi del Governo Renzi, lo stesso esecutivo si fermava all'1% per il 2016, un dato maggiormente in linea con quello dei previsori internazionali. L'Fmi, per esempio, nell'aggiornamento delle stime condotto a luglio, prevede che la crescita dell'economia italiana si attesti allo 0,9% quest'anno e all'1% il prossimo. E anche la Banca d'Italia, nel suo ultimo Bollettino economico, lamenta un rallentamento della crescita, con un incremento del Pil stimato poco al di sotto dell'1% nel 2016 e attorno all'1% nel 2017. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall'Istat, la crescita acquisita per quest'anno e' pari allo 0,7%.
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Quanto allo stato di salute del sistema bancario, Padoan ha definito "esagerati" i numeri che circolano sulla consistenza degli Npl. "Bisogna prendere in considerazione i numeri veri", ha rilevato, "gli Npl sono concentrati solo in un certo numero di banche" e "per tornare alle condizioni normali serve un po' di tempo". Secondo Padoan, le riforme nel settore bancario stanno comunque iniziando a produrre i giusti effetti: "Le banche sono piu' forti, stiamo gia' vedendo un processo di fusioni e acquisizioni". Padoan e' quindi tornato a sostenere il ruolo cruciale della riforma costituzionale che avrebbe l'effetto di semplificare la ' macchina pubblica', riducendone i costi. "Sostengo fortemente la riforma costituzionale", ha affermato. "Se il referendum non passa", ha aggiunto, "mancheremo l'opportunita' di migliorare il modo in cui funziona la macchina pubblica istituzionale ed economica. La riforma del Senato rendera' piu' celere ed efficace il processo legislativo, oltre a ridurre i costi della politica". Infine, il ministro ha ribadito che le tasse "continueranno a essere abbassate: e' una richiesta che ci fanno sempre le societa'", ha osservato. "Stiamo guardano ad altre voci di spesa su cui intervenire con dei tagli, dobbiamo farlo in maniera credibile", ha concluso Padoan. (AGI)