Roma - Prima fa dietrofront poi no. In mattinata Beppe Grillo ha fatto sapere che non sarebbe arrivato a Roma per incontrare la sindaca Virginia Raggi. Poi, ha cambiato idea, ma per evitare l'assalto di giornalisti e telecamere decide di cambiare 'base': non piu' l'Hotel Forum, dove normalmente soggiorna, ma un altro albergo della Capitale. Il leader M5s incontrera' in giornata anche il Direttorio.
L'attività, intanto, riprende. Stesera Di Battista tornera' in piazza a Nettuno per chiudere la sua campagna #CostituzioneCoastToCoast. "Arrivero' intorno alle 19.45 e piu' tardi daro' un appuntamento a macchine, moto e motorini per 'scortarmi' a Nettuno. Mi sono impegnato tanto e abbiamo, insieme, raggiunto risultati sensazionali. Migliaia di motociclisti, decine di migliaia di persone in piazza, centinaia di migliaia di persone che ci hanno seguito in rete e una certezza, che ce la possiamo fare. Io sono convinto che le riforme costituzionali dettate dalle banche d'affari e portate avanti da questi prestanome politici che si chiamano Renzi, Boschi, Verdini e Napolitano siano pericolosissime. Tra le cose piu' pericolose in assoluto".
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Di Battista, in un post su Facebook si dice convinto che "questo accanimento senza precedenti sui problemi che abbiamo a Roma (ovvio che ce ne sono ma vi aspettavate il contrario?) sia legato al referendum e anche al tema delle olimpiadi".
"Ovviamente - aggiunge - dobbiamo sistemare alcune cose, correggere alcuni errori che inevitabilmente si fanno e ripartire compatti magari con un No alle olimpiadi da far tremare tutti i palazzi del potere! Comunque le ingiustizie atroci che subiscono gli italiani non si sono mica interrotte nelle ultime 48 ore dove il 'sistema' si e' scaraventato contro il M5S in modo cosi' violento. Le loro banche si sono fottute miliardi di euro di soldi nostri, le cosche si sono infiltrate nelle istituzioni, hanno frantumato la scuola e la sanita' pubblica e noi dobbiamo fermarli. Non esiste dramma piu' grande per il nostro popolo della perdita di sovranita'. E la sovranita' ce la dobbiamo riprendere".
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A soffiare sul fuoco e' poi il sindaco di Parma Pizzarotti che oltre a far notare che nei suoi confronti sono stati usati "due pesi e due misure" chiede le "dimissioni del direttorio alla luce del 'caos' romano ma anche della "grave mancanza di regole chiare a tutti". "Risolveremo tutto", taglia corto Toninelli mentre il direttorio e' impegnato in una riunione fiume alla Camera. Nel Movimento si ammette che "qualche ingenuita' e' stata commessa" e che se ne puo' uscire a patto che, spiega più di uno, "si ritrovi lo spirito 5 Stelle", ma intanto si sta cercando di capire qual e' l'exit strategy.
Intanto continua il braccio di ferro tra Virginia Raggi e il direttorio del Movimento 5 stelle, che dopo un riunione di 10 ore chiede che l'assessore all'Ambiete Paola Muraro e il neo assessore al Bilancio Raffaele De Dominicis lascino la giunta capitolina. Un passo indietro viene chiesto anche ai 'fedelissimi' della prima cittadina, Raffaele Marra e Salvatore Romeo.
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Al momento la linea che intenderebbe seguire la prima cittadina sarebbe quella di uno spostamento ad altro incarico del vicecapo di gabinetto Raffaele Marra, mentre il ruolo di Salvatore Romeo, capo segreteria del sindaco Virginia Raggi, dovrebbe essere ridimensionato con conseguente taglio di compenso. Il neo assessore al Bilancio, Raffaele De Dominicis, non si tocca. Mentre per decidere sull'assessore capitolino all'Ambiente, Paola Muraro, si attenderanno le carte che riguardano le indagini in cui e' coinvolta.
(AGI)