Roma - L'Italia è un Paese che "può essere considerato sicuro pur in un contesto in cui il rischio zero non esiste", anche grazie a un sistema di prevenzione del terrorismo che "ha fin qui retto": è l'orgogliosa rivendicazione del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nel corso della consueta conferenza stampa di Ferragosto. Dalla riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza, ha spiegato Alfano, "e' emerso uno stato della sicurezza del nostro Paese davvero positivo. Gli investimenti crescono, i reati calano, il sistema di prevenzione sull'anti-terrorismo ha fin qui retto, il contrasto alla criminalita' organizzata ha dato risultati importanti". "E' un sistema", ha assicurato il titolare del Viminale, "che in questo momento non ha niente da invidiare a nessun altro Paese al mondo. Grazie ai vertici delle forze dell'ordine, dell'Esercito e della protezione civile che hanno fatto si' che il nostro Paese possa essere considerato sicuro, pur in un contesto in cui il rischio zero non esiste".
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Alla riunione, in cui si è parlato anche del “contrasto all’abusivismo, delle risorse su sicurezza e difesa, dell’afflusso di migranti, del soccorso pubblico", hanno partecipato il viceministro Filippo Bubbico, il capo di gabinetto del ministro, i vertici delle forze dell’ordine e dei servizi di intelligence. Alfano ha avvertito che “nelle carceri italiane c’è il rischio di radicalizzazioni e noi abbiamo lavorato per ridurlo, con un programma di deradicalizzazione per evitare che il germe si impianti nelle carceri. Dobbiamo inoltre evitare che prendano contromisure”. Un’attività che, ha spiegato sempre Alfano, “sta dando i suoi frutti”.
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