Roma - L'Aula di Montecitorio ha votato la fiducia posta dal governo sul decreto banche. I si' sono 336, i no 178. Ora l'Aula passa ad esaminare gli ordini del giorno. Già licenziato dal Senato, il decreto Banche affronterà domani l'ultimo passaggio parlamentare, con il voto definitivo della Camera. Le dichiarazioni di voto e il voto finale si svolgeranno nella mattinata.
Dai rimborsi automatici per gli obbligazionisti delle quattro banche salvate, Banca Etruria, Banche Marche, CariChieti, CariFerrara, all'accelerazione delle procedure per il recupero dei crediti. Sono alcune delle principali misure del decreto banche, così come approvato dal Senato il 9 giugno scorso, su cui oggi il governo ha incassato la fiducia anche della Camera. Manca ora l'ultimo e definitivo passaggio parlamentare, con il voto finale dell'Aula della Camera.
Di seguito, gli interventi più importanti:
- PIU' TEMPO PER I RIMBORSI: Allungamento da quattro a sei mesi del tempo entro il quale gli obbligazionisti delle quattro banche in default potranno presentare l'istanza di erogazione del rimborso dell'80%. Tra i criteri di accesso al rimborso automatico per gli obbligazionisti delle quattro banche fallite un patrimonio mobiliare inferiore a 100mila euro o un reddito ai fini Irpef inferiore a 35mila euro). La dizione 'reddito lordo' è stata sostituita al Senato con quella di 'reddito complessivo' e si valuteranno i redditi del 2014 invece che del 2015. Alla domanda di rimborso l'investitore deve allegare: il contratto di acquisto degli strumenti finanziari subordinati; i moduli di sottoscrizione o d'ordine di acquisto; l'attestazionedegli ordini eseguiti e una dichiarazione sulla consistenza del patrimonio mobiliare.
- NIENTE RIMBORSO ESENTASSE: Al Senato era stato respinto l'emendamento al decreto che prevedeva che i rimborsi erogatidal Fondo non siano soggetti "ad alcuna imposizione fiscale". Il governo ha però dato il via libera a un ordine del giorno in questa direzione.
- PATTO MARCIANO MENO STRINGENTE: Il Patto Marciano puo'applicarsi ai contratti già in essere. Dopo l'esame del Senato è diventato stringente il numero delle rate mensili e il periodo di inadempimento: da sei a nove mesi dal mancato pagamento di tre rate anche non consecutive. Se il debitore ha pero' rimborsato almeno l'85% della quota capitale, l'inadempimento scatterà a partire da 12 mesi dal mancato pagamento di tre rate anche non consecutive.
- IL CUSTODE PER IL RECUPERO CREDITI: L'esecuzione del recupero crediti viene assegnata al custode al posto dell'ufficiale giudiziario pur rimanendo l'ultima istanza di un giudice. La riduzione del valore del 50% dell'ultima base di asta può avvenire solo dopo il quarto tentativo andato deserto e non dopo il terzo.
- RENT TO BUY SU CONVALIDA SFRATTI: In caso di inadempimento il creditore può avvalersi della procedura di convalida di sfratto per liberare il bene immobile.
- ELENCO PROFESSIONISTI PER BENI PIGNORATI: Verrà redatto un nuovo elenco professionisti per le operazioni di vendita dei beni pignorati. Il ministero della Giustizia disciplinerà le modalità relative ai corsi che devono essere frequentati.
- PEGNO MOBILIARE NON POSSESSORIO: Una nuova figura consentirà agli imprenditori di concedere il pegno su benimobili destinati all'esercizio dell'impresa senza che questi debbano subirne lo spossessamento. Potranno quindi utilizzare il bene, oggetto del pegno, per la loro attività d'impresa. La norma disciplina anche le procedure di escussione del pegno incaso di inadempienza del debitore, che dovrà consegnare il bene oggetto del pegno non possessorio entro 15 giorni dall'intimazione.
- REGISTRO ESPROPRIAZIONI PER MERCATO CREDITI DETERIORATI: Viene istituito presso il ministero di Giustizia un registro elettronico delle procedure di espropriazione con l'obiettivo di facilitare la creazione di un mercato dei crediti deteriorati e di consentire ai potenziali creditori di valutare meglio la situazione economica delle imprese. Il registro sarà accessibile dalla Banca d'Italia. (AGI)