Roma - Per i furbetti del cartellino "e' finita la pacchia", e' "un provvedimento cattivo ma giusto", una "norma di buon senso". Matteo Renzi illustra il provvedimento varato in Cdm contro gli assenteisti della pubblica amministrazione, e avverte: "d'ora in poi si va a casa". "Se un dipendente timbra il cartellino, esce e se ne va puo' essere licenziato entro un mese ed entro 48 ore e' sospeso", ha spiegato soddisfatto incontrando i giornalisti a Palazzo Chigi. "Rode quando si vede che qualcuno va a timbrare in mutande, non e' certo una bella scena...", dice Renzi alludendo ai fatti di Sanremo. Dal momento della firma in Gazzetta ufficiale "la partita e' finita. Non e' piu' possibile che uno fa il furbo, timbra e va a casa e si fa finta di niente".
Renzi ci tiene a sottolineare che con i decreti approvati oggi dal Consiglio dei ministri "c'e' un cambio radicale" della pubblica amministrazione", sono provvedimenti "di grande rilievo e importanza" "che vogliono semplificare la vita dei cittadini".
Domani il Partito democratico celebra il no tax day: in tutta Italia banchetti e materiale informativo: "Domani e' un giorno che non e' apprezzato dagli italiani, ci sono alcune scadenze di tasse. Tra queste tasse pero' c'e' una che non si paga piu', quella sulle prime case", ha detto Renzi.
Il presidente del Consiglio rivendica l'operato del governo in materia fiscale. "Non e' un giorno di festa certo, ma finalmente in questo Paese le tasse sono cominciate a scendere", afferma, "penso che ci sia un po' di orgoglio da parte del Pd sui risultati", osserva. "Le cose stanno avvenendo", afferma, "abbiamo realizzato una serie di interventi che segnano la vita delle persone". Insomma, domani "e' una giornata dell'orgoglio ed ha un senso. L'hashtag e' giu' le tasse", sottolinea Renzi, e "il Pd sara' in forze.
Infine un commento alle indiscrezioni riportate da Repubblica sulle intenzioni di voto di Massimo D'Alema: "Non sono interessato a commentare dichiarazioni altrui. Dobbiamo vivere con molta tranquillita' queste discussioni sul referendum e sulle amministrative. Io credo che la discussione che ci sara' e' tra un modello di legge attualmente esistente e un modello di cambiamento", conclude il presidente del Consiglio.
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La parola passa poi alla responsabile della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, che illustra il provvedimento anti-furbetti, parlando anche lei di "norme cattive ma giuste" che "restituiscono la dignita' ai dipendenti pubblici che contribuiscono al bene della collettivita'". Il ministro spiega che il decreto prevede il licenziamento anche per il dirigente della P.a. che copre il furbetto. "E' previsto il licenziamento" per il dirigente che si gira dall'altra parte quando il dipendente timbra il cartellino ed esce, conclude. (AGI)