Roma - Nuovo botta e risposta tra Matteo Renzi e Matteo Salvini sull'emergenza migranti. "I numeri che abbiamo ci dicono che non c'è un aumento dei migranti, ma solo un aumento degli allarmi per fini elettorali", ha etto il premier parlando a Milano a un'iniziativa elettorale per Beppe Sala. Renzi ha voluto sottolineare che il dato è questo: "C'è gente che muore, persone che non guardano i talk show e vedono quello in camicia verde che dice di non venire. Perderò punti nei sondaggi ma la prima cosa è salvargli la vita". Il presidente del Consiglio è tornato poi a ribadire che c'è bisogno di aiutarli "per davvero a casa loro e questo lavoro lo deve fare l'Europa. Ma noi siamo ridotti cosi' perché nei governi di centrodestra la cooperazione internazionale e' stata ridotta al lumicino. A quelli della Lega voglio dire che la loro politica estera è stata portare i diamanti in Tanzania e comprarsi le lauree in Albania".
"Renzi e' complice di una strage", ha ribattuto da Roma il leader leghista, "e sta rendendo il Mediterraneo un cimitero, una fossa comune come neanche ai tempi delle guerre mondiali". Il premier, secondo Salvini, "si dovrebbe vergognare e tacere, risolvere il problema invece di sparare c...ate. Abbiamo avuto 13 mila arrivi e 800 morti in una settimana". Quanto alla proposta di incentivi per i comuni che accolgono i migranti, il leader della Lega è lapidario: "siamo allo schiavismo a pagamento, qua si tratta di accogliere i rifugiati veri ed espellere quelli che non lo sono". (AGI)