Roma - "Per me si votera' nel febbraio 2018". Lo dice in una intervista al Messaggero, il premier Matteo Renzi. "I risultati che stiamo ottenendo in Europa li otteniamo dalla nostra capacita' di fare le riforme e di dare stabilita' - ha aggiunto - Prima dell'interesse del mio partito, viene l'interesse del mio Paese. E l'interesse italiano e' votare alla scadenza naturale".
"Ovvio che non e' la riforma perfetta. Anche perche' la riforma perfetta non esiste neanche nei manuali di diritto costituzionale. Io avrei preferito togliere ulteriori poteri alle Regioni o aumentare il numero dei sindaci nel Senato delle autonomie. Ma e' una riforma strepitosa e cruciale" aggiunge Renzi. Perche? "Perche' supera il bicameralismo paritario - spiega - elimina la doppia fiducia e la navetta parlamentare, riduce i costi e i posti della politica, garantisce i diritti delle opposizioni e allo stesso tempo aumenta la stabilita' istituzionale. Un passo in avanti storico per le istituzioni italiane. Altro che turarsi il naso: vado a votare con entusiasmo il si' piu' convinto. Chi vota no si tiene il sistema di oggi, l'inciucio istituzionalizzato".
"Io non sono come gli altri. Io se perdo vado a casa perche' non resto se gli italiani bocciano la riforma piu' importante del mio mandato" dice ancora il premier a proposito di un'affermazione di Bersani secondo cui, anche se vincessero i 'no' non dovrebbe dimettersi. "Mi fa piacere pero' che Bersani e alcuni costituzionalisti del no- ha aggiunto - si preoccupino della continuita' del nostro governo. Con una battuta potrei dire che forse non stiamo andando cosi' male come alcuni dicono". E aggiunge che "se la riforma avra' una maggioranza di si', come io credo, a uscire rafforzata sara' l'Italia e la sua credibilita', interna e internazionale. Se sara' bocciata, vuol dire che avranno vinto i teorici dell'ingovernabilita'. Intanto, nel primo weekend di raccolta firme ne abbiamo gia' messe insieme oltre centomila, centinaia di comitati spontanei sono gia' partiti e percepisco un entusiasmo che non vedevo da tempo. Alla fine voteranno si' anche molti elettori di Cinque Stelle e di centrodestra. Gente che non votera' mai per me, ma che trovandosi davanti alla possibilita' di ridurre gli sprechi, semplificare le Regioni e abbassare i costi, non buttera' via questa occasione". (AGI)