Roma - "E' andata, e' legge". Matteo Renzi commenta così, a caldo, il via libera finale di Montecitorio alle unioni civili, il cui testo è diventato legge. I sì finali al provvedimento sono 372, i no 51 mentre le astensioni ammontano a 99. Precedentemente la Camera aveva approvato (con 369 voti favorevoli) la fiducia, posta dall'esecutivo sul testo.
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Il premier ha anche commentato l'invito alla disobbedienza del leader del Carroccio, Matteo Salvini, ai sindaci. "Un sindaco non puo' dire di fronte a una legge 'io non la applico'. Qualsiasi cittadino si ferma davanti alla legge. Se Bitonci non vorra' celebrare le unioni civili, lo fara' qualcun altro al posto suo, perche' il Comune non puo' rifiutarsi", ha sototlineato. Mentre sulle adozioni gay si è mostrato cauto: "Esiste lo spazio per ragionare di adozioni? Dobbiamo essere molto franchi tra di noi, credo che sarebbe opportuno guardarci negli occhi. Non so se ci sono le condizioni in Parlamento".
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"Siamo ad un passo da un risultato storico per il nostro Paese", aveva commentato all'Agi il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, coccarda arcobaleno sulla giacca, poco prima della votazione finale. Il ministro non aveva nascosto l'emozione: "Sono scaramantica, perche' manca ancora il voto finale. Sto solo pensando a tutte le coppie e a tutte quelle persone che oggi finalmente avranno riconosciuti i loro diritti. Sono davvero contenta, ma aspettiamo il voto finale".
La fiducia è stata votata anche dal gruppo parlamentare di Ala di Denis Verdini e ciò ha fatto infuriare il capigruppo di Forza Italia a Montecitorio, Renato Brunetta che si sfoga con un tweet: "Ala vota fiducia a governo. Matteo Renzi salga a Colle, spieghi a Mattarella mutati assetti maggioranza e poi chieda nuova fiducia a Camere".
In attesa del voto finale, in Transatlantico. #unionicivili #lavoltabuona @vladiluxuria @micaela_campana pic.twitter.com/fTMKdkTvzx
— Ivan Scalfarotto (@ivanscalfarotto) 11 maggio 2016
Ala vota fiducia a governo. @matteorenzi salga a Colle, spieghi a Mattarella mutati assetti maggioranza e poi chieda nuova fiducia a Camere
— Renato Brunetta (@renatobrunetta) 11 maggio 2016
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Le opposizioni, tuttavia, non si danno per vinte e già per domani un gruppo di parlamentari ha indetto una conferenza stampa alla Camera "per presentare iniziative per l'indizione di un referendum abrogativo in materia di unioni civili". Tra i parlamentari coinvolti Eugenia Roccella, Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi di Idea, Maurizio Gasparri e Lucio Malan di Forza Italia, Gian Marco Centinaio e Nicola Molteni della Lega, Francesco Bruni e Lucio Tarquinio dei Conservatori e Riformisti, Fabio Rampelli ed Edmondo Cirielli di Fratelli d'Italia, Gian Luigi Gigli e Mario Sberna di Ds-Cd, Guglielmo Vaccaro di Italia Unica e il presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, terranno una conferenza stampa. (AGI)