Roma - "C'è divieto" per i giudici "a partecipare a campagne politiche". Lo ricorda Giovanni Legnini, intervistato da Maria Latella su Sky tg24. Il vicepresidente del Csm si sofferma soprattutto sull'appuntamento del referendum costituzionale. "Questo referendum si è caricato di un significato politico. Ci sono ragioni che suggerirebbero cautela", aggiunge. "Il giudice deve sapere coniugare il suo diritto ad esprimere opinioni con la necessità di assicurare terzietà", sottolinea. E spiega: "Non si può partecipare attivamente alle campagne politiche, c'è un divieto". E ricorda che "esiste il diritto di un magistrato a esprimere le proprie opinioni: è la Costituzione che lo garantisce come a tutti gli altri cittadini".
Berlusconi, se passa riforma è regime
Prescrizione, "riforma necessaria"
"E' necessaria una riforma della prescrizione", dice poi Legnini rispondendo a un'altra domanda della giornalista. "Devo prendere atto che il ministro Orlando si è impegnato affinché questa riforma, finalizzata a riparare gli errori della ex Cirielli, si farà a breve. è una necessità per il nostro Paese, non possiamo permetterci che 100mila processi e piu' muoiano", sottolinea il vicepresidente del Csm. "Io penso che si debba approvare al piu' presto". Sul 'caso Morosini', ha poi ricordato, l'incontro con il ministro Orlando avverrà nei prossimi giorni: "Eventuali sanzioni non spettano al Csm". E restando in tema di giustizia ribadisce: "No a generalizzazioni e toni eccessivi. No a un clima infuocato di reciproche accuse che allontana le soluzioni sulla giustizia. Una democrazia funziona se c'è rispetto, il che non significa rinunciare a critiche e confronti che sono il sale della democrazia", afferma Legnini. (AGI)