Roma - "Complotto sull'inchiesta di Lodi? Dico: 'Ma de che... C'è un'indagine in corso, piena fiducia nei magistrati". Matteo Renzi lo ripete più volte, parlando a Rtl 102,5, primo impegno di una giornata dall'agenda foltissima. "La questione morale c'è dappertutto, chi dice che non c'è non sarebbe credibile", osserva il presidente del Consiglio e segretario Pd. "è evidente - osserva - che quando hai 50mila amministratori, è possibile che ci siano varie ipotesi di questioni morale. Ma le persone perbene devono lottare tutte insieme contro i ladri. Noi abbiamo inasprito le pene". Vero è, ammette, che questa inchiesta "fa male: uno fa di tutto per far vedere le cose positive dell'Italia, è sempre un problema" ma "c'è bisogno di grande chiarezza nei confronti dei magistrati, nessun complotto".
Resta allora il mantra ripetuto più volte nei giorni scorsi: "Piena fiducia nei magistrati. Se saranno colpevoli è giusto che paghino, ma nessun tipo di strumentalizzazione di battaglia politica. Nessun complotto. Se i magistrati hanno ravvisato la necessità di arrestare il sindaco di Lodi hanno fatto bene. Aspettiamo le sentenze, i magistrati devono sentire tutto il rispetto del popolo italiano, devono andare veloci. Se uno ha sbagliato non si guarda in faccia a nessuno". Insomma, il messaggio è sensibilmente diverso dalla lettura di altre forze che sostengono il governo. Dei verdinani di Ala, insomma.
"Nessun assedio. C'è un indagine in corso, ce ne sono tante. L'importante è che si vada a sentenza e che le condanne non si facciano sui giornali". E dunque, "ai magistrati dico buon lavoro, ma vogliamo le sentenze al più presto". "Chi sbaglia deve essere punito e cacciato. Ma - avverte ancora il premier - i partiti non devono sparare sugli altri partiti", perché dappertutto, nota, ci sono casi aperti: "C'è dappertutto - ribadisce - una questione morale. Non c'è una destra contro la sinistra, qui ci sono gli onesti contro i ladri".
Tema caldissimo, quello della giustizia. In mattinata al ministero della Giustizia, vertice di maggioranza sul nodo prescrizione. Il coinvolgimento di Ala, in conseguenza del freschissimo 'patto di consultazione', suscita polemiche ma è il capogruppo Pd al Senato, Luigi Zanda, a chiarire che "in chiusura di riunione abbiamo informato il senatore Falanga, di Ala, degli orientamenti emersi nella riunione". E sempre sull'inchiesta a Lodi, il 'laico' Pd al Csm Giuseppe Fanfani valuta di aprire una pratica sui magistrati per l'arresto, bollato come "ingiustificato e comunque eccessivo", del sindaco Dem, Simone Uggetti. Su questa iniziativa il premier preferisce non espimersi: "Il governo non commenta" ciò che fa il Csm, dice Matteo Renzi, rispondendo alle domande dei cronisti. (AGI)