Roma - Scadranno al termine della legislatura le nomine approvate questa sera in Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi lo sottolinea piu' volte, indicando questo elemento come il vero cambio di paradigma di questa tornata di incarichi al vertice degli apparati di sicurezza. Tutti nuovi, non c'e' nemmeno una proroga, rimarca ancora il premier.
"Prima cambiavano i governi e si facevano delle nomine. Oggi la politica rivendica la possibilita' di fare le nomine con trasparenza totale. Si tratta di nomine totalmente istituzionali. Non ci sono cordate e cordelline, c'e' un meccanismo chiaro per cui ai servizi ci va il capo della polizia", e' stato il commento di Renzi. Alessandro Pansa lascia vuota la casella di capo della Polizia, che viene riempita dall'attuale Prefetto di Roma, Franco Gabrielli. Avvicendamento tutto interno all'Arma dei Carabinieri per l'Aisi con l'ex capo del Ros, Mario Parente, a sostituire il generale Arturo Esposito. Alla guida della Guardia di Finanza, al posto del generale Saverio Capolupo, va il numero due Giorgio Toschi, mentre l'ammiraglio Walter Girardelli e' il nuovo capo di Stato Maggiore della Marina Militare.
Si tratta, come ha spiegato il presidente del consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa, di nomine "dei dirigenti dei vertici delle strutture dell'intelligence, dei servizi segreti: nelle settimane scorse ho letto un ridda di nomi che non trovavano riscontro, come se io dovessi mettere qualche amico ai servizi segreti". Il riferimento e' alle polemiche attorno al nome di Marco Carrai, esperto di big data e amico del presidente del consiglio. Lo stesso Renzi spiega, pero', di non aver affatto rinunciato ad avere Carrai a Palazzo Chigi: "Marco Carrai e' mio amico come tante persone che lavorano nel mio staff. Ho chiesto a Marco Carrai di darmi una mano nel settore dei big data. Spero non abbia cambiato idea. Io no, vorrei che venisse a lavorare con noi". E Carrai potrebbe approdare a palazzo Chigi gia' la prossima settimana, quando il premier intende procedere a nomine all'interno del suo staff. Ma non solo: sempre fra una settimana dovrebbe, ha confermato Renzi, essere definitivamente risolta la vicenda del successore di Federica Guidi al Ministero dello Sviluppo Economico. "Sono certo che i nuovi vertici apicali delle strutture svolgeranno un lavoro molto serio. Nei prossimi giorni procedero' a variazioni nel mio staff a Palazzo Chigi, lo faremo la settimana prossima. C'e' differenza tra nomine istituzionali e di staff. Quelle di staff lavorano con la squadra del governo e lasciano al termine del mandato. Spero che anche ai piu' accesi e accaniti sostenitori della sovrapposizione di questi ruoli sia chiaro", sono state le parole del premier.
Tornando alle nomine di oggi, poi, il premier ha sottolineato il cambio di paradigma: "In un Paese normale si scelgono personalita' di comprovata esperienza in settori di intelligence, di difesa. Abbiamo scelto un metodo e di fare le nomine per soli due anni. Chi viene dopo di noi deve avere la possibilita' di fare nomine. Ci siamo dati come regola di non dare delle proproghe", ha concluso Renzi. (AGI)