Yaounde (Camerun) - "La tentazione di alzare i muri, di erigere barriere di filo spinato, di rifugiarsi in un illusorio isolamento, presente in parte nella stessa pubblica opinione europea, oltre che moralmente inaccettabile è del tutto inefficace". Ne è convinto Sergio Mattarella che, in visita all'universita' di Yaounde in Camerun, ha spiegato come "solo la cooperazione può governare questo fenomeno, facendo prevalere le ragioni della luce su quelle delle oscurita'".
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Da parte sua "l'Europa deve impegnarsi piu' a fondo al fianco dell'Africa con una partnership strategia" che combini crescita, sviluppo, lotta al terrorismo e gestione dell'immigrazione. "Un dovere - ha aggiunto Mattarella - che l'Italia sente come proprio e che ha ispirato un concreto rafforzamento dell'impegno del nostro Paese nei confronti del continente". Tuttavia "l'Italia, l'Ue devono anche investire le loro capacita' nella causa della pace", ha aggiunto. L'Europa, infatti, "non puo' assistere inerme alle tragedie in atto e alla spoliazione del futuro di intere popolazioni dell'Africa e del Medioriente, provocate dai flussi di profughi in atto". E, ha continuato il presidente: "non vi puo' essere avvenire spingendo le popolazioni a lasciare le proprie case e le proprie terre". "L'interdipendenza fra Mediterraneo e Africa subsahariana e' nei fatti", "il Mediterraneo conferma il suo ruolo di ponte naturale fra i nostri due continenti e la reciproca dipendenza fra le due aree fa si' che sia impossibile disgiungere le due realta'".
Poi il terrorismo, di fronte al quale "le responsabilita' della comunita' internazionale e numerosi Paesi, anche europei, nel non aver saputo affrontare le ragioni delle crisi - se non addirittura nell'aver concorso a creare in passato condizioni di instabilita' - sono ampie". Agli studenti ha poi spiegato che "vanno lasciate alle spalle politiche errate che hanno permesso al terrorismo di alimentarsi di pericolosi antivalori, permeati da irrazionali pulsioni violente". (AGI)