Roma - Con 277 voti favorevoli, 106 astenuti tra i banchi di M5S, Forza Italia e Lega, nessun voto contrario, l'Aula di Montecitorio ha approvato la legge contro gli sprechi alimentari. Il provvedimento passerà ora all'esame del Senato.
"Il voto di oggi conferma l'Italia in prima linea nella lotta contro lo spreco alimentare - ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina - ora bisogna arrivare presto all'approvazione definitiva. E' un intervento necessario per contrastare un fenomeno che solo in Italia vale 12 miliardi di euro l'anno". E sottolinea: "Un Paese a spreco zero è un Paese con cittadini-consumatori consapevoli, un Paese che fa diventare le buone pratiche abitudini quotidiane e non eccezioni. Abbiamo fatto molto finora. Con la legge di stabilita' abbiamo reso per le aziende piu' conveniente donare che sprecare, ogni anno recuperiamo 550mila tonnellate di cibo in eccedenza e le distribuiamo a chi è in difficoltà. Ma puntiamo a fare di piu' e meglio. Il nostro obiettivo infatti - spiega Martina - è portare queste tonnellate a un milione entro il 2016 e stiamo rafforzando l'impegno del tavolo indigenti che ci vede in prima linea insieme agli enti caritativi, al mondo dell'industria, alla grande distribuzione e alle organizzazioni agricole. Anche questa e' una delle eredita' di Expo Milano 2015 e della Carta di Milano. Possiamo essere la generazione fame zero. E' arrivato il momento. Facciamo la nostra parte. Tutti", conclude il ministro.
Sette domande sulla lotta agli sprechi
Coldiretti, da legge risparmi da 12,5 miliardi
Importante contributo al taglio degli sprechi alimentari dalla nuova legge in materia. Gli sprechi nel settore costano all'Italia 12,5 miliardi che sono persi per il 54 per cento al consumo, per il 21 per cento nella ristorazione, per il 15 per cento nella distribuzione commerciale, per l'8 per cento nell'agricoltura e per il 2 per cento nella trasformazione. E' quanto afferma la Coldiretti in occasione dell'approvazione da parte della Camera delle disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi legge. Le nuove norme prevedono appositi strumenti per favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari, di prodotti farmaceutici e di altri prodotti a fini di solidarieta' sociale, contribuendo, contestualmente, in una logica di prevenzione, alla limitazione degli impatti negativi sull'ambiente e sulle risorse naturali. "La legge offre nuove opportunità anche per l'agricoltura" ha affermato Roberto Moncalvo il presidente della Coldiretti che "con il progetto Campagna Amica è impegnata da anni al contenimento degli sprechi con la più grande rete delle fattorie e dei mercati a chilometri zero che riduce le distanze e i tempi di trasporto e garantisce maggiore freschezza e tempi piu' lunghi di conservazione degli alimenti". Rilevante è l'inserimento nel testo della possibilitaà, per le imprese agricole, di cedere gratuitamente eventuali eccedenze di prodotti agricoli o di allevamento in campo o in azienda, che possono essere raccolti o prelevati direttamente dagli incaricati degli enti che svolgono attività solidaristiche. Particolare attenzione - precisa Coldiretti - va riferita ai prodotti finiti della panificazione che, quando non venduti o somministrati in giornata, possono essere donati dai produttori, inclusi gli agriturismi, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari. Tutte le attività dovranno essere coordinate nell'ambito di un unico tavolo di rappresentanza delle pubbliche amministrazioni, che coinvolge anche rappresentanti delle organizzazioni agricole, in modo da programmare il recupero e la distribuzione delle derrate alimentari, sulla base del fabbisogno; mentre sono previste anche specifiche trasmissioni televisive e radiofoniche dedicate all'informazione ed alla sensibilizzazione su comportamenti e misure idonei a ridurre gli sprechi. Dopo che anche il Parlamento francese ha approvato definitivamente lo scorso 3 febbraio una serie di misure contro lo spreco di cibo, l'iniziativa italiana - conclude Coldiretti - è coerente gli obiettivi dell'Unione Europea dove lo spreco alimentare si stima ammonti a circa 100 milioni di tonnellate l'anno. Tutti i Paesi dell'Unione hanno sottoscritto l'impegno del nuovi target di sviluppo sostenibile dell'Onu, che prevede di dimezzare lo spreco alimentare per il 2030, in ogni passaggio della filiera, dal campo alla tavola.
Plauso anche della Fondazione Banco Alimentare: "Siamo felici per l'approvazione della legge Gadda contro lo spreco, un progetto che nasce dalla collaborazione tra istituzioni, filiera agroalimentare e terzo settore - dichiara Marco Lucchini, direttore generale della Fondazione - una legge che finalmente riorganizza il quadro normativo di riferimento che regola le donazioni degli alimenti invenduti con misure di semplificazione, armonizzazione e incentivazione, ma che soprattutto stabilisce la priorità del recupero di cibo da donare alle persone più povere del nostro Paese. Nello scorso anno abbiamo distribuito 85.000 tonnellate di alimenti e oltre un milioni di piatti pronti di cibo cotto, con questa legge Banco Alimentare oggi ha un'arma in piu' per continuare il lavoro di questi 25 anni e aumentare l'aiuto che diamo ogni giorno a oltre 8.000 strutture caritative che assistono 1.560.000 bisognosi di cui quasi 135.000 bambini". (AGI)