Napoli - La Commissione di garanzia delle primarie di centrosinistra, presieduta da Giovanni Iacone, chiamata a decidere sul ricorso presentato nel tardo pomeriggio di ieri da Antonio Bassolino sul voto in cinque dei 78 seggi aperti domenica scorsa, da lui giudicato irregolare, anche sulla base di immagini registrate dai reporter del sito Fanpage ha giudicato "irricevibile" a maggioranza il ricorso presentato dall'ex sindaco di Napoli. Una decisione che, in mattinata, Bassolino aveva anticipato e criticato su Facebook: "Qualcuno ha già emesso il verdetto, prima che gli organi competenti abbiano esaminato i fatti. E' una sentenza preconfezionata", ha scritto Antonio Bassolino.
Caos primarie a Napoli, Antonio Bassolino "sono disgustato"
Il ricorso è stato giudicato inammissibile da otto componenti della commissione, mentre solo uno, Fabio Benincasa, rappresentante di Centro democratico, ha votato a favore di Bassolino. In precedenza, si erano allontanati dai lavori per protesta, sottolineando come "già scritto" l'esito, due dei componenti della commissione, Vincenzo Serio, che il ricorso lo aveva presentato e firmato, e Antonio Guadagno, anche lui considerato in quota Bassolino.
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Il ricorso, inviato da Vincenzo Serio, che è componente della Commissione, avrebbe potuto capovolgere l'esito della consultazione del 6 marzo, dato che lo scarto di voti tra il vincitore, il deputato Valeria Valente, e l'ex sindaco di Napoli, Bassolino era di 450 preferenze. Un altro componente della Commissione, Antonio Giordano, aveva proposto una diretta streaming della riunione, proposta respinta dal partito.
La Commissione del Pd chiude il caso-Napoli, ma la ferita resta apeta e rischia di compromettere la credibilità di un'istituzione democratica e popolare come le primarie. Malgrado il caos a Napoli e le critiche per il flop di affluenza a Roma, Roberto Speranza, esponente della minoranza interna Pd, difende le primarie "che sono un fatto identitario del partito democratico. Se le primarie hanno un ruolo nel nostro Paese penso sia arrivato il momento di una legge ad hoc, con albi di iscritti. C'è già una proposta normativa. Rinunciare alle primarie significherebbe buttare il bambino con l'acqua sporca". Ciò detto, il caos di Napoli è un autogol e, in attesa di sapere la decisione sull'esito delle votazioni, ha detto: "Serve il massimo rigore su quanto accaduto a Napoli. Spero che la commissione di garanzia faccia la massima chiarezza su quanto avvenuto con grande rigore". (AGI)