Roma - Una legge "malata", "con profili di incostituzionalita'", che introduce "differenziazioni odiose" e isola l'Italia dal resto del mondo poiche' "non c'e' nessun Paese in cui la fedelta' sia un optional dal punto di vista giuridico". Pur soddisfatto per il prossimo varo della legge sulle unioni civili, l'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell'Associazione avvocati matrimonialisti italiani, boccia senza mezzi termini lo stralcio dell'obbligo di fedelta' dal testo del maxiemendamento in votazione al Senato. "L'obbligo di fedelta' esiste in tutto il mondo occidentale", spiega all'Agi. "Addirittura negli Usa e in Gran Bretagna si possono sottoscrivere patti prematrimoniali che prevedono, per chi tradisce, il pagamento di somme ingenti". Ma anche in Italia "negli ultimi 10 anni la Cassazione ha sancito che l'infedelta' va risarcita, se essa e' stata causa del tracollo del matrimonio e non sua conseguenza". Dunque, il testo sulle unioni civili "svuota di signficato il senso dell'amore omosessuale, che invece ha bisogno di tutela piena" e crea "una sorta di matrimonio di serie b". Del resto, sottolinea l'avvocato, l'infedelta' "e' un fatto illecito", "la legge prevede che essa sia il collante di una coppia", "un obbligo e non solo un fatto morale". Esiste cioe' "l'obbligo di non tradire e il diritto di non essere traditi"; ecco perche' il tradimento puo' comportare "l'addebito della separazione" e "il diritto a chiedere il risarcimento dei danni".
"Sono favorevole alle unioni civili - prosegue Gassani - anche se sarebbe stato piu' coerente chiamarle matrimoni, visto che hanno la stessa struttura del matrimonio, gli stessi diritti e doveri, fatto salvo l'obbligo di fedelta". Ma questa differenziazione "mi lascia perplesso": "e' come se gli omosessuali fossero portatori di diritti minori o come se la sofferenza di un omosessuale tradito non fosse meritevole di tutela e di sanzione". "Come si puo pensare di fondere due vite insieme in una unione civile, con una struttura molto simile al matrimonio, con il concorso nel mantenimento, con la possibilita' di un solo cognome, con diritti successori e, alla fine, espungere l'obbligo di fedelta? Mi sembra un'offesa, si dice loro, 'siete una coppia di serie b e se uno tradisce l'altro o umilia l'altro non ha obblighi'", sottolinea il matrimonialista, secondo cui il testo presenta "profili di incostituzionalita'" poiche' "viola l'articolo 3 della Costituzione sull'uguaglianza dei cittadini".
"La ritengo una scelta politica sbagliata e da tecnico del diritto mi pare un'aberratio piu' legata a una questione ideologica e culturale che alla effettiva tutela dei diritti civili". In piu', "stiamo mettendo nei guai la Corte Costituzionale che certamente verra' chiamata a pronunciarsi". "E' vero che la legge deve passare", mette in guardia Gassani, ma cosi com'e "stiamo sfornando una legge gia malata". (AGI)