Roma - Sulla morte di Giulio Regeni "noi dagli amici vogliamo la verita', sempre, anche quando fa male. Vogliamo i responsabili, quelli veri, con nome e cognome, e vogliamo che paghino. Abbiamo promesso alla mamma e al papa' di Giulio che saremmo andati fino in fondo e confermo che non faremo nessun passo indietro". Cosi il premier Matteo Renzi nell'anticipazione di un passo del suo intervento all'assemblea Pd.
Intanto, gli inquirenti egiziani hanno fatto sapere di essere vicini a identificare i responsabili della morte del giovane italiano trovato morto alle porte del Cairo. Secondo quanto rivelano fonti giudiziarie egiziane al sito del giornale locale "Youm 7", la procura ha accelerato i tempi delle indagini delle forze di sicurezza che indagano chiedendo di chiudere presto il caso. Gli inquirenti hanno acquisito i risultati dell'esame medico legale e i riscontri del team di inquirenti italiani concentrandosi in
particolare sugli ultimi luoghi frequentati da Regeni e sulle persone con cui stava.
La squadra italiana di inquirenti composta da 7 persone sta ancora lavorando sul caso con la procura di Giza. Il procuratore Ahmed Naji ha confermato che i suoi uomini "sono molto vicini a identificare l'autore dell'omicidio". Intanto non
trovano conferme le notizie apparse su alcuni siti egiziani di recente riguardanti indizi che porterebbero ad un legame
tra gli apparati dei Fratelli musulmani egiziani e l'omicidio.(AGI)