Roma - Da domani, sul sito internet dell'Archivio storico della Camera dei deputati, all'indirizzo http://archivio.camera.it, sarà possibile consultare l'elenco e richiedere copia dei documenti declassificati della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti che nella XIV legislatura si è occupata della vicenda del cosiddetto 'armadio della vergognà.
"Sono contenta che il percorso di trasparenza di Montecitorio si arricchisca di un nuovo e importante capitolo - ha commentato Laura Boldrini - perché un Paese veramente democratico non può avere paura del proprio passato". Istituita con la legge 15 maggio 2003, n. 107, la Commissione aveva il compito di indagare sulle anomale archiviazioni provvisorie e sull'occultamento dei 695 fascicoli ritrovati nel 1994 a Palazzo Cesi, sede della Procura generale militare, contenenti denunce di crimini nazifascisti, commessi nel corso della seconda guerra mondiale e riguardanti circa 15mila vittime. A seguito di specifiche sollecitazioni della Presidenza della Camera alle varie autorità che le avevano redatte originariamente, sono state declassificate e rese ora consultabili circa 13mila pagine di documenti che la Commissione d inchiesta ha acquisito dagli archivi del ministero degli Affari Esteri, del ministero della Difesa, dell'allora Servizio Informazioni e Sicurezza Militare (Sismi), del Consiglio della Magistratura Militare e del Tribunale di Roma. La disponibilità di questi documenti - conclude la presidente della Camera - completa ed integra i testi dei resoconti delle sedute della Commissione che erano già stati pubblicati in rete in corso di svolgimento, fra l'8 ottobre 2003 ed il 16 febbraio 2006, e che sono tuttora consultabili nel testo integrale all indirizzo http://legxiv.camera.it/_bicamerali/nochiosco.asp?pagina=/_bicamerali/leg14 /crimini/home.htm.
La pubblicazione online da parte della presidenza della Camera dei deputati dei faldoni secretati contenuti nel cosiddetto "armadio della vergogna" del Parlamento italiano sulle persecuzioni razziali avvenute nel nostro paese dal 1938 al 1945, "contribuisce a fare luce su episodi orrendi avvenuti in quel periodo e restituire, almeno parzialmente, giustizia e dignità a quanti furono vittime delle persecuzioni".
Lo dice il presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello,che aggiunge: "Il nostro auspicio è che l'apertura di questi archivi e la pubblicazione di quanto in essi contenuto rappresentino il primo passo affinché se ne aprano altri e venga fatta luce su tanti episodi vergognosi che hanno reso possibile la Shoah degli ebrei italiani". (AGI)