New York - Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, torna all'attacco di Israele. "Dopo quasi mezzo secolo di occupazione e dopo decenni di attesa per il rispetto delle promesse di Oslo, i palestinesi stanno perdendo la speranza, soprattutto i giovani, arrabbiati per le soffocanti politiche di occupazione", ha detto il numero uno del Palazzo di Vetro a una commissione Onu per i diritti dei palestinesi. Ban ha cosi' messo in chiaro che non intende indietreggiare rispetto alle precedenti dichiarazioni sulle "frustrazioni dei palestinesi causate dall'occupazione".
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva replicato accusando il segretario generale dell'Onu di "incoraggiare il terrore". Fonti diplomatiche delle Nazioni Unite riferiscono che l'obiettivo di Ban e' quello aumentare la pressione su Israele affinche' possano aprirsi delle speranze sul processo di pace, prima della fine del suo mandato a dicembre. "Non ci sono giustificazioni per il terrore", ha affermato Ban reclamando la ripresa dei negoziati che sono l'unica strada, non solo per "una soluzione giusta e duratura", ma anche per "porre fine all'occupazione iniziata nel 1967". L'Onu ha bollato come illegale l'espansione dell'occupazione nei territori, perche' mette al rischio il progetto per la creazione di uno Stato palestinese. (AGI)
(28 gennaio 2016)