Mantova - Matteo Renzi a Mantova in occasione dell'avvio ufficiale dell'anno della cultura 2016 che vede la città protagonista, commenta la decisione di molti paesi di abolire Shengen per risolvere il problema dei migranti in Europa. "Bisogna avere la forza di dire a chi mette in discussione l'idea delle frontiere in Europa che non solo fa un passo indietro rispetto alla storia, ma tradisce l'idea stessa dell'identità europea. Quando qualcuno fuori dall'Italia afferma che il problema dell'Europa è Schengen e quindi bisogna chiudere le frontiere, immaginando che questo ci metta al riparo"." Non si rende conto che i principali attentatori del 2015 erano ma ti e' cresciuti in europa, nelle periferie. In luoghi dove la cultura aveva abdicato alla propria funzione". Quando le periferie diventano solo "luoghi senza anima è li che nasce il nichilismo e il terrore. L'antidoto a questo è la cultura".
"Non non andiamo con una logica vendicativa ai tavoli europei - sottolinea il premier Matteo Renzi -. La logica di scambio e rivendicazione sindacale è di quanto più lontano dal nostro governo. Certo pensiamo che l'interesse nazionale non sia una parolaccia. E io non rinuncerò a difendere l'interesse nazionale". "E io non penso - aggiunge - che per essere credibili in Europa si debba sempre dire di sì alle richieste degli altri ignorando di far parte di una grande comunità che si chiama Italia". Renzi parla dell'importanza di "difendere l'interesse nazionale". "Dopo l'Europa dei padri - conclude - che ha salvato questo continente da anni e decenni di guerre e tensioni, oggi e' il momento di costruire l'Europa dei figli". "Non andiamo in Europa con una logica vendicativa. Nessuno di noi fa le bizze. Noi non siamo quelli che vanno a chiedere qualcosa in piu'". "Noi andiamo in Europa a chiedere qualcosa in più per l'Italia, gli altri non hanno paura ad affermare l'interesse nazionale e anche io non rinuncerò a farlo. Credo che l'interesse nazionale trovi corrispondenza in un sogno europeo".
Terrorismo - "La fase politica e anche militare che stiamo vivendo ha momenti di preoccupazione - continua Renzi - .Ma quando il terrorismo attacca non e' a caso, attacca i simboli della nostra identita'". "E' come se avesse ben chiaro i luoghi che vogliono colpire - spiega il premier - . In queste settimane, in Pakistan e' stata colpita una universita', a Tunisi musei. In Europa ancora di piu' un teatro, un giornale a Parigi. Ma anche i luoghi della quotidianita', un ristorante, uno stadio. L'obiettivo e' minare alla radice il nostro modo di vivere. E se non c'e' la costringerci a vivere nella paura. Ma noi non ci rassegniamo a vivere cosi', non rinunciamo a gustar, difendere e incoraggiare la bellezza come elemento qualificante della nostra identita'".
Riforme - "Le riforme servono a poco se l'Italia non ritrova il suo posto nel mondo". Cosi' il premier, Matteo Renzi, parlando al Teatro Bibiena a Mantova. "Non serve a niente cambiarlo - sottolinea - se non ritrova la propria funzione e questo senza cultura non e' possibile". "Il Senato per la terza volta negli ultimi due anni ha votato il proprio superamento. E' una cosa alla quale nessuno credeva. La politica e' capace di vincere la propria autoreferenzialita'". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in un incontro a Mantova.
"Nell'arco del 2016 almeno 2 miliardi, cioe' piu' dello 0,1% del pil sara' sbloccato ed e' gia' sbloccato dalla liberazione di questi vincoli assurdi". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Mantova. "Il patto di stabilita' - ha aggiunto - portera' a Mantova 20 milioni di investimenti. Se c'e' una misura che portera' subito degli effetti e' lo sblocco del patto di stabilita'". (AGI)
(23 gennaio 2016)