Roma - Sull'ipotesi di nominare Carlo Carrai responsabile di una struttura di cybersecurity di Palazzo Chigi è intervenuto il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, per ribadire "piena fiducia" al sottosegretario ai Servizi, Marco Minniti, e per sottolineare che l'eventuale ruolo di Carrai sarebbe quello di consulente. "L'unica autorità politica preposta alla gestione dei servizi di sicurezza è stato, è e sara' il senatore Marco Minniti, che è legato al presidente del Consiglio e a tutto il governo da rapporti di piena stima e fiducia", ha affermato Boschi nel corso del question time alla Camera. "Non e' prevista alcuna forma di partecipazione di strutture private", ha assicurato il ministro, rispondendo a un'interrogazione.
"Ovviamente, il governo, così come le altre istituzioni, ha facoltà di avvalersi di consulenze di carattere tecnico, scegliendo tra vari profili", ha voluto aggiungere Boschi. "Laddove il governo decidesse di avvalersi di altre figure di consulenza tecnica gli onorevoli interroganti hanno tutti gli strumenti consentiti dalla legge e dai regolamenti per chiedere ulteriori informazioni e il governo provvedera' a rispondere celermente".
Il ministro non ha citato nemmeno una volta il nome di Carrai e ha precisato che la legge di Stabilità 2016 ha stanziato150 milioni per la cybersecurity ma "non ha modificato il quadro normativo di riferimento per i servizi di sicurezza legati alla prevenzione informatica" e "non e' prevista la partecipazione di strutture private". Gli esponenti del centrodestra Gasparri e Brunetta hanno simbolicamente occupato la sede del Copasir, a Palazzo San Macuto, minacciando di investire della cosa direttamente il Capo dello Stato. Una risposta, quella della Boschi, giudicata insoddisfacente ai limiti della temerarieta'. "E' giunta l'ora che il presidente della Repubblica e i presidenti delle Camere intervengano risolutamente per porre fine a questa inaccettabile situazione", ha chiesto Elio Vito, deputato e capogruppo di Forza Italia in commissione Difesa, riferendosi al caso delle nomine ai vertici dei servizi di sicurezza. "Hanno fatto bene il presidente Brunetta e il senatore Gasparri a protestare direttamente a palazzo San Macuto per la mancata rappresentanza di Forza Italia nel Copasir". "Non e' ammissibile che in un momento cosi' delicato per la sicurezza nazionale ed internazionale Forza Italia non faccia parte del piu' importante organismo parlamentare di controllo sui servizi della Repubblica. Nei mesi scorsi, il governo e la maggioranza hanno respinto, con protervia ed arroganza, ogni mia proposta e tentativo di consentire che tale gravissimo vulnus fosse sanato, aumentando la composizione del Copasir". (AGI)
(20 gennaio 2016)