Roma - Nessun autogol sul caso Quarto, dopo quel video a tre di ieri, ne' spaccature nel Movimento per la gestione della crisi. Roberto Fico, del 'direttorio' M5S e presidente della Vigilanza Rai, lo spiega in un'intervista al Tg1. Rivendica allora, Fico, che "siamo trasparenti al 100 per cento, non c'e' stato mai alcun autogol ma capisco l'imbarazzo degli altri" e ribadisce che ne' lui ne' Di Maio "sapevamo niente di ricatti e minacce, e chi dice il contrario - aggiunge - sara' querelato".
Il caso Quarto, dunque, "siamo riusciti a tenerlo sotto controllo e la camorra con noi non ha ottenuto niente, mentre il Pd ha tenuto Roma sotto scacco per piu' di un anno", replica a chi fa osservare che la vicenda, invece, incrina l'affidabilita' dei 5 Stelle come forza di governo. "Abbiamo presentato liste con un solo indagato, che abbiamo cacciato, mentre nel Pd ce ne sono piu' di 80. Dunque - assicura Fico - nessun fallimento e nessun 'fronte interno' ma solo un normale e sano dibattito".
La tensione resta comunque alta. E' un altro 5 Stelle, Luigi Gaetti, vicepresidente della Commissione, a spiegare che l'ufficio di presidenza di ieri ha stabilito per il 19 l'audizione in Antimafia di Rosa Capuozzo. "Come abbiamo detto e dimostriamo, non arretriamo e vogliamo chiarezza e trasparenza totale", afferma annunciando anche di avere avanzato richiesta di audire i sindaci di Portici, Nola, Grumo Nevano, San Giorgio a Cremano, Marsala e Rombiolo. "Ovviamente - annota - c'e' stata sorpresa da parte di alcuni dei componenti PD e altri, perche' non conoscevano nessuna delle criticita' presenti in questi comuni".
Non si placa il fuoco di fila dal Pd. "Le risposte fornite oggi nelle interviste dei vari Fico, Di Maio, aumentano i dubbi sulla ricostruzione dei fatti forniti dai 5 stelle sulla vicenda di Quarto. Contraddizioni a non finire: il 16 dicembre, due giorni dopo l'espulsione di De Robbio, il sindaco al telefono dice che l'Antimafia vuol sapere tutto, lei stessa e' stata interrogata due volte per quattro ore ed anche tutto il Municipio, che ricordiamo, e' completamente in mano ai 5 stelle, guidati da un direttorio campano", afferma Alessia Rotta, della segreteria nazionale Pd. "Si fa veramente fatica a credere che nessuno sapesse. Il sindaco Capuozzo, parte lesa fino a poche ore fa, ora invece viene cacciata dal M5S. L'unica cosa lesa - conclude - e' la verita'. Insomma, tra contraddizioni, retromarce, ridicoli post, il castello di carte del M5S, sta crollando miseramente"
"Non condivido una specie di gioia maligna che sembra attraversare i partiti tradizionali ora che i grillini sono a loro volta nell'occhio del ciclone", riflette invece Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti. "Semmai, senza polemica, vorrei dire al M5s - aggiunge - che ora sta pagando a caro prezzo le sue stesse campagne giustizialiste". (AGI)