Roma - Stringere i tempi per la nuova legge sulla rappresentanza sindacale: e' l''invito' rivolto dal presidente del Consiglio Matteo Renzi ai rappresentanti dei lavoratori. E, parlando a RepubblicaTv, ha rintuzzato: "Il sindacato e' una grande istituzione democratica, ce ne sono tantissimi, io aggiungo: 'forse troppi'". In particolare, riguardo alla legge sulla rappresentanza, il presidente del Consiglio ha osservato: "Personalmente credo che e' il tempo della legge sulla rappresentanza, o fanno gli accordi o li facciamo noi. E' il tempo di mettere fine ai rinvii". E poi alla domanda se ci fosse l'intenzione di reintrodurre l'articolo 18 nella contrattazione aziendale, ha risposto che "aver eliminato l'articolo 18 e' l'operazione piu' di sinistra che abbiamo fatto". Secondo il premier, "i sindacati e Confindustria devono fare la loro strada, io ho grande rispetto". Intanto, l'accordo tra Cgil, Cisl e Uil sulla riforma del modello contrattuale e' stato accolto con un "giudizio positivo" da parte di tutti i segretari generali della Cgil. Secondo quanto riferisce Rossana Dettori, segretario generale della Cgil Funzione Pubblica, al termine della riunione tenuta a corso Italia con la segretaria generale Susanna Camusso (riunione dedicata ad esaminare il documento che verra' presentato giovedi' agli esecutivi delle tre confederazioni), "l'accordo dice con chiarezza che il contratto collettivo nazionale e' il luogo che garantisce i salari e che l'integrativo aggiunge risorse. E' un punto molto avanzato. Ora - sottolinea Dettori - si tratta di aprire il confronto con Confindustria. Ma e' importante che rispondiamo al governo con una proposta unitaria". Secondo Dettori pero' "bisogna trovare delle norme di raccordo per il pubblico", ad esempio laddove si propone l'estensione degli ammortizzatori sociali a tutti i settori. Giudizio positivo anche da Maurizio Landini, secondo cui l'accordo tra le tre sigle sindacali "puo' aiutare il rinnovo dei contratti". "E' una buona cosa - ha aggiunto Landini - che Cgil, Cisl e Uil considerino il ruolo decisivo del contratto collettivo nazionale, che deve difendere il potere d'acquisto dei salari e allargare le competenze su tutte le forme di lavoro". Landini, infine, ha sottolineato il fatto che "dopo anni Cgil, Cisl e Uil hanno una posizione comune".
(AGI)
(12 gennaio 2016)