AGI - Prosegue con successo il programma DelPaz, implementato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) nella provincia mozambicana di Manica, che mira a migliorare le colture agricole locali. L'iniziativa è promossa dal Governo del Mozambico e finanziata dall'Unione Europea nel distretto di Macossa, dove gli organizzatori stanno investendo nell'adozione di tecnologie e pratiche agricole intelligenti per migliorare i sistemi di irrigazione e ottimizzare la produzione. In una nota, l'AICS sottolinea che, grazie alla formazione ricevuta nell'ambito del programma, gli agricoltori locali hanno imparato anche a diversificare le sementi utilizzate, coltivando alimenti che in precedenza venivano importati. Inoltre, è stato installato un sistema di irrigazione a goccia, che garantisce un uso efficiente dell'acqua e contribuisce ad affrontare le sfide del cambiamento climatico. Le diverse misure implementate hanno portato a un aumento della produzione locale, con effetti visibili nel mercato di Macossa, inaugurato come nuovo polo di sviluppo per la comunità.
In Mozambico, l’Italia opera su cinque assi prioritari: nel settore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, maggiormente focalizzato sull’agroalimentare e sulle filiere del valore; nel campo ambientale, con maggiore attenzione all’economia blu, alla tutela della biodiversità e delle mangrovie nelle zone costiere; per la creazione di posti di lavoro, attraverso iniziative concrete nell’istruzione tecnica e professionale; Altri settori, come la sanità e l'urbanizzazione, hanno beneficiato nel corso degli anni di un forte sostegno da parte dell'Italia.
Gli aiuti dell'Italia giungono in un momento in cui il Mozambico meridionale e centrale è colpito da epidemie legate alla fame e alle scarse precipitazioni, fattori che minacciano l'attività agricola, in particolare nelle province di Maputo, Gaza, Inhambane, Manica e Sofala. Nella sola provincia centrale di Manica, il governo del Mozambico sta mobilitando aiuti alimentari per aiutare, a partire dal prossimo novembre, circa 30.000 famiglie vulnerabili che vivono nei distretti di Machaze, Macossa, Guro e Tambara, che si trovano ad affrontare l'insicurezza alimentare a causa della siccità.
Secondo l'Istituto nazionale per la gestione dei rischi di catastrofe (INGD), entro marzo del prossimo anno l'insicurezza alimentare potrebbe colpire almeno 2,3 milioni di persone in Mozambico, in particolare nelle regioni centrali e meridionali. Di fronte a questo rischio, il governo ha lanciato un appello umanitario.