AGI - L’ufficio del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) in Ghana ha ricevuto la visita di una delegazione dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), con la quale gli stakeholder locali hanno discusso del lancio dell’iniziativa “Digital Flagship with Africa” nel Paese. Inserito nel quadro del Piano Mattei, il progetto mira, secondo l’UNDP, a “espandere la connettività rurale, rafforzare l’e-government e stimolare una crescita digitale inclusiva”. In un messaggio pubblicato su X, l'ufficio ghanese dell'agenzia delle Nazioni Unite spera espressamente che il progetto "ponga una forte enfasi sul settore agro-tecnologico del Ghana e sulla più ampia economia digitale". Obiettivo della missione romana era infatti quello di confrontarsi con i diversi attori del progetto nel Paese africano per definirne meglio le potenzialità e individuarne gli ambiti di applicazione. Nel corso di tre giorni, i delegati hanno incontrato le autorità locali, tra cui il viceministro dell'Agricoltura John Dumelo e il ministro dell'Occupazione e delle relazioni sindacali Ignatius Baffour, nonché attori della cooperazione internazionale (ad esempio quella tedesca) e altre organizzazioni già coinvolte in progetti di digitalizzazione nel Paese. Sebbene il progetto triennale debba ancora essere perfezionato - ciò avverrà verso l'estate - è nell'interesse della cooperazione italiana promuovere lo sviluppo della digitalizzazione in settori che vanno dall'agricoltura alla sanità.
Adam Alhassan Adamu Bonaa, segretario esecutivo facente funzione della Small Arms Commission, una commissione volta a prevenire e combattere la proliferazione di armi leggere e di piccolo calibro e materiale correlato in Ghana, ha descritto il progetto di formazione come "un passo significativo nel rafforzamento dei nostri sforzi collettivi per migliorare il controllo delle armi e delle munizioni, una componente critica della nostra sicurezza e stabilità nazionale". La proliferazione di armi e munizioni in grandi quantità, ha aggiunto, “rappresenta una seria minaccia, alimentando la criminalità, alimentando i conflitti e minando gli sforzi di costruzione della pace in Ghana”, ha aggiunto. Per Bonaa, il progetto italiano è uno sforzo per dotarsi delle competenze tecniche necessarie per contrastare la proliferazione delle armi leggere: riconoscendole, ha concluso, "saremo in grado di mitigare meglio questi rischi e garantire che il Ghana rimanga sulla strada della pace e dello sviluppo sostenibile".
L’iniziativa “Digital Flagship for Africa” è implementata dall’UNDP, in collaborazione con l’Agenzia italiana per la digitalizzazione, con l’obiettivo di migliorare i servizi pubblici digitali, colmare il divario digitale e rafforzare le capacità digitali a livello istituzionale. Il progetto è stato inserito tra le iniziative del Piano Mattei per l’Africa e in questa fase sperimentale coinvolge, oltre al Ghana, il Senegal, la Costa d’Avorio e il Mozambico. Secondo Mauro Draoli dell'Agenzia Italiana per la Digitalizzazione, la scelta dei Paesi è progressivamente dettata dall'esigenza di creare incubatori tecnologici attivi in diversi settori chiave per le istituzioni e il settore privato, creando un ambiente in cui le startup emergenti in questo ambito possano sviluppare le proprie iniziative e competenze, nell'ambito di un rafforzamento della collaborazione tra il Paese candidato africano e l'Italia nel campo della trasformazione digitale.