AGI - L'Italia è determinata a rafforzare il suo ruolo in Medio Oriente, un quadrante strategico per la sua diplomazia nella più ampia regione mediterranea. Tutte le strade portano a Roma, comprese quelle del Medio Oriente. Lunedì, il re di Giordania, Abdullah II, si è recato in visita ufficiale nella capitale italiana, dove ha espresso il suo apprezzamento al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per “l'importante ruolo umanitario” svolto dall'Italia a sostegno della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza. La visita del sovrano giordano segue un colloquio telefonico tra il premier Meloni e il principe ereditario saudita, Mohammed ben Salmane. Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha poi avuto un colloquio con il ministro degli Esteri siriano, Asaad al Shaibani.
Il re giordano ha incontrato prima il Presidente della Repubblica al Quirinale, poi il Primo Ministro a Palazzo Chigi. Mattarella ha sottolineato che per l'Italia “è molto importante poter mantenere uno stretto coordinamento con la Giordania, che sta svolgendo un lavoro esemplare di mediazione e collegamento nella regione (mediorientale)”. Il Capo dello Stato italiano ha poi dichiarato che l'Italia continuerà a sostenere “l'azione che la Giordania sta portando avanti con tanta importanza”. “Per l'Italia - ha detto Mattarella a re Abdullah II - è sempre un onore accoglierla a Roma e per me è un piacere accoglierla al Quirinale. La Sua presenza in questo momento particolarmente difficile è essenziale per consentirci di scambiare opinioni e analizzare insieme la complessa situazione in cui si trovano i nostri vicini”.
Il sovrano del Regno Hashemita, da parte sua, ha sottolineato che l'Italia “svolge un ruolo estremamente importante e sarà un partner vitale per tutti”. “Questi sono tempi difficili per la nostra regione, ma ci possono essere molte opportunità se lavoriamo insieme per rendere il mondo un posto migliore”, ha detto Re Abdullah. “Apprezziamo il nostro rapporto speciale con l'Italia e il suo governo. Questa è un'opportunità per me di ringraziare le vostre forze armate per il loro contributo nell'aiutarci ad aiutare la popolazione civile di Gaza”, ha aggiunto il Re di Giordania. Abdullah II ha sottolineato la necessità di “raggiungere una tregua globale, mantenere il cessate il fuoco, sostenere la ricostruzione dell'enclave senza sfollare la popolazione e riprendere la consegna degli aiuti”. A questo proposito, il Sovrano ha lodato l'impegno umanitario dell'Italia e il suo contributo al ponte aereo promosso dalla Giordania. Come riportato dal canale televisivo giordano “Al Mamlaka”, durante l'incontro le parti hanno anche accennato alla volontà di rafforzare le relazioni bilaterali ed espandere la cooperazione in vari settori.
I colloqui a Palazzo Chigi con Meloni hanno riguardato anche la situazione nella Striscia di Gaza. A questo proposito, i due leader hanno espresso il loro apprezzamento per la solida cooperazione tra le loro nazioni nel campo dell'assistenza umanitaria, sia nell'ambito dell'iniziativa italiana Food for Gaza che in quella giordana per un ponte aereo, a cui l'Italia ha contribuito con elicotteri messi a disposizione dal ministero della Difesa. Meloni ha ribadito il suo pieno sostegno al “ruolo importante svolto dalla Giordania nella regione mediorientale, come forza di pace e di dialogo”. I due leader hanno poi discusso della situazione in Siria, sottolineando la necessità di porre fine alle violenze e di un processo di transizione inclusivo che coinvolga tutti i settori della società. Meloni e Abdallah II hanno affermato che la ripresa economica del Paese rimane cruciale, in particolare per consentire il ritorno volontario, dignitoso, sicuro e sostenibile dei rifugiati in Siria. Al termine dell'incontro, sottolineando l'ottimo stato delle relazioni bilaterali in tutti i settori, i due leader hanno concordato che la prossima riunione del Processo di Aqaba per il rafforzamento della cooperazione internazionale nella lotta al terrorismo, in particolare nella regione dell'Africa occidentale, si terrà a Roma entro la fine dell'anno.