L'intelligenza artificiale dell'azienda italiana Synapsia arriva ad Abu Dhabi
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AGI - L'Italia e gli Emirati Arabi Uniti rafforzano le loro relazioni economiche, in particolare nel settore dell'intelligenza artificiale (IA), con la firma di un contratto tra la società emiratina Bold Technologies e Synapsia-Ai per applicare l'IA nei moderni contesti urbani di Abu Dhabi. Questo progetto da 2,5 miliardi di dollari mira ad accelerare lo sviluppo di città cognitive e dotate di intelligenza artificiale (AGI) nell'emirato di Abu Dhabi. In un messaggio sui suoi social network, Synapsia ha spiegato che l'accordo con Bold Technologies coinvolge anche l'istituto di ricerca International Institute of Technology (I2t), fondato in Svizzera nel 2023. Nello specifico, il framework Maia di Synapsia e "il suo motore di ragionamento che abbiamo sviluppato sono al centro di questo accordo, grazie al quale saremo protagonisti di un percorso di innovazione che ci porterà verso un'intelligenza artificiale forte davvero avanzata. Con questo accordo, la nostra visione inizia a diventare realtà. Questo traguardo rappresenta un riconoscimento globale della leadership di Synapsia nell'IA e di Maia, la nostra intelligenza artificiale innovativa nata dall'ingegno italiano", secondo il messaggio dell'azienda. "Non stiamo solo migliorando l'IA. La stiamo reinventando per renderla più efficiente, scalabile e sostenibile", ha affermato Daniele Marinelli, CEO di Synapsia. Grazie alla partnership con Bold Technologies, "la tecnologia di Maia diventa la base per l'intelligenza artificiale di prossima generazione, progettata per apprendere, adattarsi e trasformare l'intelligenza urbana", prosegue il messaggio.
L'annuncio dell'accordo tra Synapsia e Bold Technologies arriva solo poche settimane dopo la visita di Stato di due giorni del presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohammed bin Zayed a Roma. In questa occasione, il Paese del Golfo ha annunciato investimenti in Italia per 40 miliardi di dollari in settori chiave. Durante la visita di Ben Zayed, la prima in Italia di un capo di Stato emiratino, sono stati firmati più di 40 accordi in vari settori. Tra queste, una lettera d'intenti tra Eni e le due società emiratine Mgx (importante fondo dedicato agli investimenti in intelligenza artificiale e tecnologie avanzate) e G42 (gruppo leader mondiale nell'intelligenza artificiale con sede a Dubai) per la realizzazione in Italia di data center all'avanguardia per archiviare, elaborare e gestire grandi quantità di dati, con capacità di calcolo fino a 1 gigawatt.
Vale la pena notare che gli Emirati, uno dei maggiori paesi produttori di petrolio, ambiscono a svolgere un ruolo sempre più importante nel campo dell'intelligenza artificiale, in un contesto di crescente concorrenza con i vicini Qatar e Arabia Saudita. L'impegno di Abu Dhabi nel campo dell'intelligenza artificiale è guidato da G42 e MGX, che collabora con Mubadala, il fondo sovrano degli Emirati Arabi Uniti da 330 miliardi di dollari. Durante la visita di Bin Zayed è stata avviata una collaborazione tra il Centro nazionale italiano per l'HPC, i Big Data e le tecnologie quantistiche di Bologna e Adia Lab, il centro di ricerca emiratino fondato dall'Abu Dhabi Investment Authority e specializzato in intelligenza artificiale e altre tecnologie avanzate.