AGI - Una dottoressa italiana ha partecipato a un'operazione salvavita su un feto di 7 mesi in un ospedale tunisino. Carmela Votino, specialista in ginecologia e ostetricia, si è recata al Centro Maternità e Neonatale di Tunisi per affiancare l'équipe della Professoressa Dalenda Chelli in un delicatissimo intervento su un feto di sette mesi affetto da una grave malattia polmonare. “Sono stata contattata d'urgenza dalla collega tunisina Dalenda Chelli, che stimo profondamente per la sua competenza e dedizione, oltre che per la sua capacità di creare miracoli nonostante le limitate risorse disponibili in loco”, ha dichiarato in esclusiva all'Agenzia Nova.
L'operazione, che ha richiesto molta precisione e velocità, è stata un successo. Grazie all'inserimento di un tubo toracico all'interno dell'utero materno, è stato possibile evacuare il liquido in eccesso dai polmoni del feto, salvandogli la vita. La paziente proveniva dal Mali. “I pazienti provenienti da Paesi non appartenenti all'Unione Europea, come il Mali in questo caso, spesso non riescono a ottenere un visto in tempi brevi, altrimenti potremmo effettuare questi interventi anche nelle nostre strutture sanitarie”, spiega la specialista. Per la professionista italiana è stato un viaggio lampo verso Tunisi, dettato dal desiderio di salvare il bambino molto prematuro, e realizzato a fronte del solo rimborso delle spese di viaggio.
“In molti Paesi in via di sviluppo, le risorse sanitarie sono limitate e l’accesso alle cure specialistiche è spesso difficile”, spiega Votino. “È nostro dovere, come professionisti della salute, condividere le nostre conoscenze e le nostre esperienze per aiutare coloro che ne hanno bisogno, soprattutto perché in sala operatoria erano presenti tutti gli specializzandi”, aggiunge la dottoressa, evidenziando l’aspetto formativo e prettamente scientifico.
L’operazione rappresenta una vera e propria innovazione nel campo della medicina fetale, afferma il ministero della Salute tunisino, che in un comunicato ufficiale ha sottolineato il successo dell’intervento, condotto sotto la guida esperta della professoressa Chelli, in collaborazione con la dottoressa Votino e il team del Dipartimento di anestesia e rianimazione, guidato dal professor Hayan al Maghribi.
L’operazione, eseguita in anestesia locale sulla madre e con un attento monitoraggio ecografico, ha consentito di salvare la vita del piccolo paziente, ha evidenziato il dicastero tunisino. Questo primato medico pone la Tunisia all’avanguardia nel panorama internazionale della medicina fetale, dimostrando l’alto livello di competenza e professionalità delle équipe mediche tunisine. L’intervento, infatti, richiede una preparazione tecnica e una precisione chirurgica eccezionali, nonché una profonda conoscenza dell’anatomia fetale.
L’intervento chirurgico effettuato al Centro di maternità e neonatologia di Tunisi apre dunque nuove prospettive per la cura di patologie fetali e numerose malformazioni che possono presentarsi, all’ordine del giorno, ma che in passato mettevano a rischio la vita dei nascituri. A dimostrazione di come la medicina possa superare le barriere geografiche e politiche, mettendo al primo posto la salute e il benessere dei pazienti.