AGI - In missione oggi a Damasco, dove ha incontrato le nuove autorità siriane, il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha presieduto ieri, a Villa Madama a Roma, una riunione del formato “Quint” sulla Siria. All'incontro hanno partecipato il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il Segretario di Stato britannico David Lammy, l'Alta Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell'Unione europea Kaja Kallas e alti rappresentanti francesi e tedeschi: l'ambasciatrice Anne Grillo, la direttrice per il Nord Africa e la Medio Oriente al Quai d'Orsay e il direttore degli affari politici del Ministero degli Esteri tedesco, Gunter Sautter. L'incontro è stato promosso dal Ministro Tajani anche in vista della sua missione odierna in Siria. Aprendo l'incontro, Tajani ha espresso al Segretario di Stato Blinken la vicinanza, l'amicizia e il sostegno del Governo italiano agli Stati Uniti e al suo popolo a causa del grave incendio in corso a Los Angeles.
L'obiettivo dell'incontro era fare il punto della situazione in Siria a un mese dalla caduta del regime di Bashar al-Assad e rafforzare il coordinamento tra i paesi del Quintetto per promuovere una transizione pacifica e inclusiva. “Dopo gli anni del regime, il popolo siriano deve poter sperare in un futuro di pace, stabilità e prosperità. Il coordinamento e la coesione tra le nostre diplomazie sono elementi strategici per raggiungere questo obiettivo condiviso”, ha scritto Tajani su X. Secondo una nota del Dipartimento di Stato americano, il Quintetto ha discusso della situazione attuale in Siria e delle misure da adottare per aiutare il popolo siriano "per sfruttare questa opportunità per un futuro migliore."
I partecipanti all'incontro hanno nuovamente esortato tutti gli attori in Siria a rispettare i diritti umani e gli standard umanitari internazionali, a proteggere le minoranze e a impedire che il Paese torni a essere una base per il terrorismo. Particolare attenzione è stata dedicata anche alla situazione in Libano e al processo di attuazione dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Infine, durante l'incontro, si è discusso della necessità di porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza.
Altro tema caldo sono le sanzioni alla Siria, dove, secondo Tajani, "la situazione è cambiata" e resta da vedere "se anche l'atteggiamento dell'Unione Europea saprà fare altrettanto". Parlando ai giornalisti prima dell'incontro, Tajani ha detto che le sanzioni sono un elemento che "va affrontato perché Assad non c'è più: c'è una situazione nuova e credo che occorra sostenere di più i segnali incoraggianti che arrivano dalla Siria". "Per questo - ha aggiunto - siamo interessati e disposti a fare passi avanti". Sempre in tema di sanzioni, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha riconosciuto ieri che l'Italia potrebbe guidare il processo di revoca delle sanzioni alla Siria, facilitando così la ricostruzione del Paese. Lo ha sottolineato Erdogan nel corso di una conversazione telefonica con il presidente del Consiglo italiano Giorgia Meloni, come reso noto dalla Direzione delle Comunicazioni della Presidenza della Repubblica Turca.
"Da oggi diamo vita a un nuovo corso di relazioni politiche, diplomatiche e di amicizia tra Italia e Siria", ha scritto il ministro Tajani su X, durante la sua missione in Siria, dove ha incontrato il nuoo leader politico siriano, Ahmed al-Sharaa, e il suo omologo Hassan al-Shibani. "Pronti a sostenere la ripartenza economica e sociale di un Paese mediterraneo ricco di storia e legami con l’Italia", ha sottolineato il capo della diplomazia italiana.